MUTUI ALLE STELLE: A NATALE,L'ABI INVIA UNA CIRCOLARE ALLE BANCHE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCHE: ALLA VIGILIA DI NATALE,”SIAMO TUTTI PIU’ BUONI” ! AD 11 MESI DAL DECRETO BERSANI SULLA PORTABILITA’ DEI MUTUI,A 18 MESI DALLA SIMMETRIA DEI TASSI, L’ABI VORREBBE FAR CREDERE IN UNA CIRCOLARE, CHE LE BANCHE APPLICHEREBBERO LA LEGGE E FAREBBERO GLI INTERESSI DEI CLIENTI INVECE DI “STROZZARLI” COME SEMPRE, CON SPESE IMMOTIVATE E COSTI NON PREVISTI. A 18 mesi esatti dal primo decreto Bersani (giugno 2006) sulla simmetria dei tassi (art.10), che obbliga le banche ad aumentare i tassi sui depositi e sui libretti di risparmio quando la BCE aumenta il costo del denaro, ad 11 mesi (2 febbraio 2007)dal secondo pacchetto Bersani sulla portabilità dei mutui,surroga e cancellazione automatica della ipoteca, interpretando lo spirito natalizio del “siamo tutti più buoni”,Abi invia una circolare alle banche,facendo credere che applicherebbe la legge,precisando per bocca del presidente dell'Abi, il quale riferendosi alla disputa con i consumatori e l'Antitrust relativa proprio alla portabilità dei mutui, che le banche "possono anche sbagliare qualcosa,come in questo caso, ma lo facciamo nell'interesse dei clienti e non contro di loro". Come è a tutti noto,specie a 3,2 milioni di famiglie,strozzate dai mutui a tasso variabile consigliati dalle banche che non erogavano il tasso fisso e dalle manipolazioni dell’euribor, Abi e le banche hanno ostacolato la legge,imponendo dai due ai tremila euro,per rinegoziare un mutuo,per surrogarlo o favorirne la portabilità, non hanno applicato l’art.10 del pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni in merito alla simmetria dei tassi,intascando 5,9 miliardi di euro,che dovevano essere trasferiti ai correntisti, hanno fatto rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta, surrogando l’abrogazione dei costi di chiusura del conto corrente,con spese per contabilizzare gli interessi calcolati ogni trimestre. E mentre aumentano del 25 per cento rispetto al 2006, con punte del 35% (Lecce) e del 41% (L’Aquila) le procedure esecutive immobiliari con migliaia di famiglie che perderanno la casa, “facilitate” in questa lodevole missione da società appositamente costituite dall’Abi e dalle banche denominate Asteimmobili, il presidente dell’Abi ha la sfacciataggine di affermare che l'attuale livello dei tassi è compatibile con lo sviluppo dei mutui residenziali, perché lo sviluppo del pil spagnolo nell'ultimo decennio è dovuto in gran parte all'attività edilizia, e che anche dopo il rialzo dei tassi, lo sviluppo dell'economia italiana potrà essere sostenuto dall'edilizia. Al contrario delle analisi interessate di Faissola,la crisi dei mutui sub-prime,che riflette i suoi effetti nefasti sull’aumento dell’euribor e su un rincaro delle rate del 50-60 per cento,che hanno messo a rischio insolvenza 1,9 milioni di famiglie su 3,5 milioni di mutuatari, marcherà una crisi profonda del mercato immobiliare, cresciuto a dismisura negli ultimi 5 anni, il cui assestamento avrà un effetto depressivo non soltanto sul Pil e sull’economia,ma soprattutto su famiglie indebitate con le banche,che non riusciranno ad onorare gli impegni e dovranno svendere per evitare il fallimento.

20/12/2007

Documento n.7015

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