MUTUI: ADUSBEF DENUNCIA LA SPECULAZIONE SULL'EURIBOR
COMUNICATO STAMPA MUTUI: SE ANCHE BINI SMAGHI CONFERMA MANOVRE SPECULATIVE DIETRO RIALZO EURIBOR (+ 0,64% 1 GIORNO), DOVRA’ ESSERE BCE, NON PIU’ DECISIONI ARBITRIARIE DI 44 BANCHE EUROPEE A RILEVARE I TASSI, SECONDO LE LORO CONVENIENZE. ADUSBEF INVIA DENUNCIA AD ANTITRUST ITALIANO ED EUROPEO E PROCURE. Adusbef che aveva denunciato nei giorni scorsi, la gravissima palese speculazione di alcune banche europee (44 comprese le italiane MPS,San Paolo- Intesa ed Unicredit) nel manovrare i tassi Euribor rincarati da un giorno all’altro di 0,64 punti,non secondo le logiche del mercato interbancario ma secondo le loro precise convenienze, è particolarmente lieta che anche un importante membro della BCE come Lorenzo Bini Smaghi, sia arrivato alla stessa conclusione, ossia che: "I tassi interbancari alti riflettono timori relativi a esigenze di liquidità di fine anno, ma sono ingiustificati",perché in realtà, "c'é disponibilità di accesso di liquidità sul mercato per le banche" e, inoltre," Bce e le altre banche centrali continueranno ad assicurare stabilità sul mercato interbancario. Poiché le manovre di fine anno sull’euribor, effettuate da 44 banche europee comprese tre italiane (Intesa,Unicredit ed MPS, ossia il 60% del mercato) alle prese con problemi di sfiducia reciproca dopo la crisi dei sub-prime, portate anche a drenare denaro a danno dei debitori, possono sembrare sospette, occorre sottrarre dall’arbitrio degli istituti di credito le spericolate manovre sull’indice, per affidarle alle banche centrali coordinate dalla BCE,con contratti rapportati al tasso di riferimento della stessa BCE,visto che la quasi totalità dei contratti di mutui a tasso variabile, sono agganciati alle variazioni Euribor. Se i tassi euribor (quello a tre settimane è salito oggi di quattro punti base, al 4,93%, ai massimi dal mese di ottobre del 2001), manovrati dalle banche ed in costante crescita,fissati rispettivamente al 4,895; 4,902; 4,860 con riferimento ad 1 mese; tre mesi; sei mesi; che specie in Italia riverberano i loro effetti negativi su 3,2 milioni di famiglie indebitate a tasso indicizzato,che dovranno mettere in conto aumenti di rate da 45 euro al mese (540 euro l’anno) per un trentennale di 100.000 euro, fino a 90 euro (1.080 euro l’anno) in caso di un mutuo da 200.000 euro, devono essere le banche centrali nazionali (Bankitalia in primis) a dover registrare, in accordo ed in coordinamento con BCE,quei tassi Euribor per evitare manovre sospette,chiaramente speculative che dovrebbero destare anche l’attenzione d’ufficio dell’Antitrust italiano ed europeo e di qualche Procura della Repubblica,che comunque Adusbef ha provveduto a denunciare. Poiché due tra le maggiori banche europee, che fanno parte delle 44 banche che determinano il tasso Euribor, hanno annunciato oggi una svalutazione di 10 miliardi di dollari (UBS) per effetto dei sub-prime,mentre Societè Generale (SocGen) acquisterà 3,4 miliardi di dollari di attività da un suo veicolo di investimento per evitare una svendita degli asset SIV,epicentro della crisi dei mutui ipotecari, è facile sospettare che il rialzo sconsiderato ed illegittimo dell’Euribor, possa servire a coprire, a danno dell’utenza indebitata,le spericolate operazioni finanziarie effettuate sui mercati. Euribor 28 e 29 novembre – 10 dicembre 2007 28/11/2007 29/11/2007 10/12/2007 1m 4,169 4,809 4,895 3m 4,743 4,776 4,902 6m 4,715 4,737 4,86010/12/2007
Documento n.6988