MONCLAIR: I CONSUMATORI DEVONO USARE L'ARMA DEL BOICOTTAGGIO, SU PRODOTTI CONFEZIONATI CON SFRUTTAMENTO,DELOCALIZZAZIONE
COMUNICATO STAMPA
MONCLAIR: I CONSUMATORI DEVONO USARE L’ARMA DEL BOICOTTAGGIO, SU PRODOTTI CONFEZIONATI CON SFRUTTAMENTO,DELOCALIZZAZIONE, VIOLAZIONE PRINCIPI ELEMENTARI REGOLE COMPORTAMENTO
Dopo l’inchiesta di Report, che ha messo in luce un vero e proprio stravolgimento delle più elementari regole e normative europee da parte di Moncler, per confezionare prodotti di lusso, i cui costi di produzione vengono moltiplicati a dismisura per l’unica finalità di profitto, Adusbef e Federconsumatori fanno un appello per sensibilizzare i consumatori ad utilizzare la formidabile arma del ‘boicottaggio’.
Come ha dimostrato Sabrina Giannini, nell’intervista ai responsabili delle catene di produzione di piumini Moncler, che proprio da Moncler ricevono tutte le materie prime, come piume, stoffe, bottoni, chiusure lampo, etichette e loghi da applicare al capo finito, i terzisti ricevono un compenso che si aggira tra i 30 e i 45 euro, mentre sul cartellino, in negozio, il prezzo sale fino a raggiungere e talvolta superare i 1.200 euro, con un ricarico stratosferico ingiustificabile che fa guadagnare solo e soltanto il marchio.
L’inchiesta ha dimostrato che il piumaggio delle oche, invece di essere raccolte mediante pettinatura che non causa dolore né stress agli uccelli, sono raccolte con la tecnica dello ‘strappo’; che il lavoro a cottimo non sembra rispettare le normative più recenti sul benessere degli animali; che la tracciabilità e l’origine e del prodotto, per offrire al consumatore di verificare se la confezione di un piumino provenga o meno da un allevamento che usa le tecniche di pettinatura, e se ciò che viene spacciato per piuma d’oca sia veramente d’oca o provenga da altri volatili, con un piumaggio qualitativamente inferiore.
Report ha documentato la delocalizzazione dell’azienda in Romania, Armenia o addirittura in Transistria, uno stato auto-proclamato facente parte del territorio della Moldavia, non riconosciuto dalle Nazioni Unite, di cui la maggior parte del mondo ignora perfino l’esistenza, una regione dove produrre costa pochissimo, con la dimostrazione più palese di violazioni delle normative europee.
Adusbef e Federconsumatori, nel riaffermare un’idea leale di concorrenza tra produttori volta a rispettare anche chi acquista e chi lavora, per un mercato diverso con al centro i diritti delle persone, il rispetto dei lavoratori, dell’ambiente e del benessere degli animali, nel sostenere il ruolo dei consumatori, soggetti non passivi ma centrali del mercato le cui libere scelte responsabili, possono e debbono orientare le regole e l’andamento del mercato, i cui diritti non sono disgiunti dai diritti dei lavoratori e dalla tutela dell’ambiente, rivolgono un appello a boicottare prodotti e marchi- come quelli della Moncler- che esternalizzano, globalizzano e disprezzano le più elementari regole ed i minimali principi etici.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
11/04/2014
Documento n.9872