MICIDIALE MISCELA CARO-PETROLIO/EURO-DEBOLE
LA MICIDIALE MISCELA CARO-PETROLIO/EURO-DEBOLE,RISCHIA DI COSTARE CARA ALLE FAMIGLIE ITALIANE,SENZA L’INTERVENTO URGENTE DI UN GOVERNO ASSENTE,SIA SULLE POLITICHE ENERGETICHE CHE SULLA DIFESA DEI REDDITI. SOLO PER IL CARO BENZINA SI SPENDERA 240 EURO IN PIU’ L’ANNO, MENTRE TRA CARO LUCE,GAS,TRASPORTI,INFLAZIONE,ARRIVIAMO A 300 EURO IN PIU’ L’ANNO. I prezzi delle benzine praticati ieri in Italia secondo quanto pubblicato sul sito del Ministero delle Attività Produttive erano “consigliati” a 1,229 euro (2.380 lire) per la verde, a 1,118 euro per il gasolio (2.165 lire),con l’eccezione della Erg che praticava 1,128 euro (2.184 lire) per il gasolio, ma ci sono distributori che anche al di fuori della rete autostradale,arrivano a chiedere 1,260 euro per la verde (2.440 lire) e 1,139 euro (2.205 lire) per il gasolio. Dopo l’ennesima impennata del prezzo del petrolio sul mercato di New York, con un barile che ieri ha toccato 60 dollari ed il Brent a Londra, che è stato fissato a 58,26 dollari a barile; dopo la discesa del rapporto euro dollaro,fissato ieri a 1,214 (1.594 lire) con un deprezzamento dell’11,2 per cento rispetto alla quotazione di poche settimane fa,quando un euro aveva raggiunto la quotazione di 1,350 per un dollaro (1.433 lire),questa miscela esplosiva rischia di costare cara alle famiglie italiane in assenza di interventi seri ed urgenti del governo,dalle accise alla modernizzazione della rete che ha finora impedito di vendere le benzine nella grande distribuzione,con effetti di calmieramento e consistenti riduzioni dei prezzi fino a 10 centesimi di euro a litro. Il caro petrolio che riverbera i suoi effetti su benzine,gas,luce,trasporti,beni trasportati ed inflazione,può costare anche 400 euro a famiglia senza un deciso intervento calmieratore del governo,a cominciare dalle bollette elettriche e del gas,i cui prezzi superiori del 30 per cento sulla media europea,sono già di per sé esplodenti, sia per i consumatori che per le imprese. Per l’aumento del costo della benzina, ipotizzando 30 pieni da 50 litri l’anno ed un consumo di 1.500 litri per una percorrenza media tra 15.000 e 18.000 chilometri, poiché ogni pieno costa circa 8 euro in più, con un maggior esborso di almeno 240 euro. Per il gas e l’elettricità, le famiglie italiane subiranno fra qualche giorno (1 luglio) un ulteriore aggravio economico annuo di 18 euro per la luce, 37 per il gas,senza contare l’effetto trascinamento nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo sul tasso di inflazione che peserà sulle famiglie per 41 euro l’anno tra luce e gas,di 108 euro per l’aumento del costo dei trasporti.. Adusbef e Federconsumatori chiedono interventi urgenti del governo per sterilizzare gli aumenti: 1) la parificazione dell’Iva sul gas al 10% (90 euro risparmi annui); 2) la restituzione di 4 miliardi di sovrattasse incamerati dal governo in questi anni per l’incremento del prezzo dei carburanti; 3) l’eliminazione delle speculazioni sulla doppia velocità dei prezzi da parte dei petrolieri; 4) la modernizzazione della rete distributiva a l’apertura della vendita alla grande distribuzione (224 euro risparmi tra costi diretti e indiretti); 5) una politica energetica in grado di sfruttare le potenzialità eoliche e fotovoltaiche presenti in Italia,con produzione di energia pulita ed a costi contenuti; 6) l’abbandono definitivo di una “revanche” nuclearista, che oltre ad essere costosa e di difficile realizzazione nel medio periodo rischia di provocare ulteriori fratture sociali. Adusbef- Federconsumatori Roma,21.6.200521/06/2005
Documento n.4777