MENTRE LE FAMIGLIE TIRANO LA CINGHIA E CONTINUANO AD INDEBITARSI ......

in Comunicati stampa
I NUOVI RICCHI ! MENTRE LE FAMIGLIE TIRANO LA CINGHIA E CONTINUANO AD INDEBITARSI PER SBARCARE IL LUNARIO,LAVORATORI PERVASI DA COTANTA RICCHEZZA SULLA STRADA DELL’ISTAT,CHIEDONO LUMI PER INVESTIRE LE LAUTE PLUSVALENZE ( +2,6%) DA REDDITO FISSO ! MENTRE CADE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE (- 8,3 %),LE RETRIBUZIONI (+4,8 %) SAREBBERO IL DOPPIO DELL’ INFLAZIONE (+2,2 %) CON CRESCITA ESPONENZIALE (+18,7) CREDITO AL CONSUMO. DI FRONTE A QUESTI DATI BALLERINI IL GOVERNO,CHE FAREBBE BENE A NON PRESTARE FEDE ALLE FAVOLE STATISTICHE, AVREBBE IL DOVERE, DI FARE CHIAREZZA SULL’ISTAT,CHE SFORNA DATI INCREDIBILI,SIA RIFORMANDO IL PANIERE CHE ATTUANDO PROVVEDIMENTI PER RILANCIARE LA COMPETITIVITA’. Mentre le famiglie tirano la cinghia e continuano ad indebitarsi per sbarcare il lunario, come dimostrano i dati della crescita esponenziale del credito al consumo (+ 18,7 per cento), i lavoratori che hanno avuto un sostanzioso aumento delle retribuzioni (+4,8%), nonostante la caduta della produzione industriale (- 8,3 %), folgorati sulla strada dell’Istat, chiedono lumi su come investire le laute plusvalenze (+2,6 %) rispetto all’inflazione,cresciuta del 2,2 per cento. Di fronte a questi dati ballerini che si contraddicono da soli, il Governo – che ha annunciato di apportare le necessarie,condivisibili liberalizzazioni a cominciare dalla riforma delle professioni- avrebbe il dovere di fare chiarezza sull’Istat,iniziando a chiedere la revisione del paniere dei prezzi, i cui pesi non corrispondono fedelmente alla realtà dei consumi. Adusbef e Federconsumatori, che hanno salutato con favore alcuni provvedimenti del Governo su accise ed energia, tornano a chiedere maggiore attenzione sulle strozzature economiche che ingessano l’Italia ed addossano ai consumatori costi insostenibile in settori importanti a cominciare dalle banche, che continuano a modificare le condizioni contrattuali con semplice avviso in Gazzetta Ufficiale. Ci sono alcuni provvedimenti a costo zero, in grado di far attivare la concorrenza e riportare efficienza, a cominciare dall’abrogazione dell’art. 118 del Testo Unico Bancario, vera e propria licenza di scippare i correntisti per restituire parità di condizioni agli utenti, assieme agli elevatissimi costi di passaggi di proprietà di auto e moto che in Italia costano circa 400 euro contro un massimo di 50 euro negli altri paesi europei,a causa di troppo soggetti (compresi i notai) che si spartiscono i lauti,quanto ingiustificati compensi. Adusbef-Federconsumatori Roma,13.6.2006

13/06/2006

Documento n.6078

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