L’INFLAZIONE SI ARRESTA ALL’1,9% A MAGGIO
MENTRE CONTINUA LO STILLICISIO INFINITO DI RINCARI DI BENZINA,GASOLIO, GAS,LUCE,BOLLI VARI,ICI,TARSU,TASSE LOCALI,COSTI DI SERVIZI BANCARI E TARIFFE VARIE,CHE COSTRINGONO MILIONI DI FAMIGLIE A RIDURRE ANCHE I CONSUMI PRIMARI,COME ALIMENTARI E BEVANDE (SI RISCOPRE “L’ACQUA DEL SINDACO”) L’INFLAZIONE SI ARRESTA ALL’1,9% A MAGGIO,ACQUISITA ALL’1,6 % NEL 2005 ! MA A FRONTE DI UNA RECESSIONE COSI’ VIOLENTA ANCHE A CAUSA DELLA MANCANZA DI DOMANDA,I PREZZI NON DOVREBBER SCENDERE SOTTO ZERO ? SFIDA ALL’ISTAT ! TROVI 1 SOLO CONSUMATORE ALLE PRESE CON UN DURO CAROVITA,CHE CREDE ALLE SUE REITERATE FAVOLE STATISTICHE ! Mentre si rifiuta di riformare un paniere che assegna alla RC Auto l’1 per cento del peso, (a fronte di aumenti del 108 per cento negli ultimi 8 anni che hanno portato il costo medio di una polizza a superare i 1.000 euro e di un peso reale dal 5 al 10 per cento sui redditi medi ),ancor meno ai servizi bancari (che costano oltre 550 euro l’anno), e di formare panieri differenziati secondo le tipologie dei redditi (andasse a raccontare ai pensionati al minimo che l’inflaizone è ferma !), l’Istat continua a sfornare statistiche edulcorate lontane mille miglia dalla dura realtà dei consumatori, alle prese con la reiterata falcidia del loro potere di acquisto. Secondo Istat anche a maggio l’ inflazione è stabile per il quinto mese consecutivo al tasso dell’1,9 per cento,con un indice armonizzato europeo attestato al +2,3% rispetto allo stesso mese dell’ anno scorso e al +0,3% nel confronto con il mese precedente,con un aumento dello 0,7 nel capitolo trasporti,dello 0,4 per cento per mobili, articoli e servizi per la casa; 0,3 per cento per servizi ricettivi e di ristorazione e altri beni e servizi; con variazioni nulle per i capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili, ricreazione, spettacoli e cultura e istruzione. Su base annua le tensioni inflattive più elevate si sono avute per bevande alcoliche e tabacchi (+5,4%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,5%) e trasporti (+4,4%). Invariati i capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili e istruzione, mentre segno meno si é avuto nei capitoli comunicazioni (-0,5%) e ricreazione, spettacoli e cultura (-0,1%). Nel confronto con lo stesso mese dell’ anno precedente crescono più della media i capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+5,6%), trasporti (+4,4%), abitazione , acqua, elettricità e combustibili (+4,1 per cento). Se almeno il 70 per cento dell’economia italiana non fosse al riparo dalla concorrenza,in un mercato che funziona,la mancanza di domanda per effetto dell’erosione dei redditi,dovrebbe portare ad un discesa consistente dei prezzi,che al contrario continuano a salire in tutti i settori invece di andare sottozero ! Adusbef e Federconsumatori sfidano l’Istat a trovare 1 solo consumatore,alle prese con aumenti ed incrementi in tutti i settori della vita quotidiana,dalla benzina al gasolio,dall’elettricità al gas,ai servizi bancari ai bolli,bollini, marche e marchette,Ici,Tarsu,e tasse locali alle stelle, che devono rinunciare ai consumi riducendo perfino la spesa alimentare,che creda alle sue favole statistiche di inflazione tendenziale contenuta al tasso dell’1,6 per cento nel 2005 ! Ma cosa c’è da aspettarsi da un presidente dell’Istat come Biggeri,che ha varato una commissione di studio per la revisione del paniere Istat,e che preferisce scegliersi commissari di comodo, rifiutandone alcuni, come il dr. Franco Mostacci,il quale seppur nominato all’unanimità dal CNCU è ritenuto colpevole di essere esperto in materia dei prezzi, sol perché è dipendenti dell’Istat ? Adusbef-Federconsumatori Roma,15.6.200515/06/2005
Documento n.4769