LIBERALIZZAZIONI: UN MISFATTO IL RINVIO DEL TAGLIO COSTI RICARICHE.
COMUNICATO STAMPA LIBERALIZZAZIONI: UN MISFATTO IL RINVIO DEL TAGLIO COSTI RICARICHE. IL GOVERNO,SPECIE MINISTRO BERSANI,EVITI PRESE IN GIRO DEI CONSUMATORI. Sarebbe un vero e proprio misfatto lo slittamento dell’abolizione dei costi aggiuntivi delle ricariche dei cellulari, richiesto da un emendamento all'esame della Commissione Attività Produttive che prevederebbe di posticipare l'entrata in vigore della misura. Chissà perchè i signori commissari delle attività produttive (vorremmo anche sapere quali), sembrano dimostrare grande sensibilità alle richieste delle società telefoniche, ma altrettanta insensibilità alle questioni delle famiglie,sempre più taglieggiate dai monopoli,oligopoli e cartelli. Le compagnie telefoniche hanno inventato di tutto per far slittare il decreto,da fantomatici richiami del commissario europeo Viviane Reding al Governo italiano, che avrebbe anche il dovere di chiarire le servili dichiarazioni dei suoi uffici, ad inesistenti difficoltà tecniche, da parte degli operatori, di adeguare i meccanismi. Tali pretestuose difficoltà tecniche,avanzate dal cartello degli operatori della telefonia (cartello suffragato dal fatto che in precedenza Wind non richiedeva costi di ricarica), sono inesistenti e volti solo allo scopo di prendere tempo per continuare a taglieggiare i consumatori. Non vorremo che le liberalizzazioni,propagandate come panacea,fossero poi svuotate dalle manovre dei soliti noti,dalle assicurazioni,ai petrolieri,dalle aziende telefoniche alle banche,che si prendono beffe delle leggi e degli ordinamenti,anche non adeguando,come sarebbe doveroso,i tassi sui depositi bancari,pur previsti dall’art.10 del decreto Bersani del 4 luglio 2006. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,9.2.200709/02/2007
Documento n.6420