LE MANI DELLE BANCHE SULLA GIUSTIZIA !
COMUNICATO STAMPA SUB PRIME: ADUSBEF STIMA CRESCITA MEDIA 19% PIGNORAMENTI ED ESECUZIONI IMMOBILIARI NEL 2007,CON 1,8 MILIONI FAMIGLIE,SU 3,5 MILN DI MUTUI A RISCHIO INSOLVENZA, CON CONTRATTI A TASSO VARIABILE (91%) PER RESPONSABILITA’ PRECISA DELLE BANCHE,ENTRATE NEI TRIBUNALI CON SOCIETA’ VEICOLO. BANCHE CHE NON RINEGOZIANO GRATUITAMENTE I MUTUI, NE’ APPLICANO IL DECRETO BERSANI SU PORTABILITA’ O SURROGA,PERCHE’ POSSONO PILOTARE, TRAMITE “ASTEIMMOBILIARI” (SOCIETA’ABI-BANCHE) LE ESECUZIONI, CON GRAVISSIMO CONFLITTO DI INTERESSI, DENUNCIATO DA ADUSBEF ALLE PROCURE. La crisi dei mutui sub-prime americani, i cui nefasti effetti contagiosi dispiegati anche in Italia, erano stati negati da Bankitalia,Abi ed autorità monetarie (CICR) con rassicuranti dichiarazioni, indecorosamente smentite subito dopo da primarie banche (Intesa San Paolo con una quota del 20% del mercato),che dal 1 ottobre 2007 ha aumentato i tassi sui mutui fino all’1% proprio a causa dei sub-prime, non ha messo in ginocchio soli i consumatori americani,ma anche gli europei,specie se utenti italiani molto più esposti ai rialzi dei tassi, a causa della rapacità del sistema bancario e della cattiva,interessata consulenza agli sportelli. Se infatti la crisi dei mutui sub-prime Usa,ha coinvolto sempre più americani che non riescono più a pagare le rate del proprio mutuo, con ritardi superiori ai 60 giorni nei pagamenti delle rate mensili, aumentati del 30% nel mese di agosto, raggiungendo la quota di 58.441, con aumenti record del numero dei pignoramenti,i più alti da 15 anni, che nel mese di agosto - secondo i dati di Realty Trac- sono saliti del 36 per cento su luglio,con 243.479 pratiche di pignoramento, il 115% in più rispetto a un anno fa, determinando un crollo nelle richieste di nuovi mutui ed un aumento della domanda di rifinanziamento,in Germania ed Italia aumentano procedure esecutive e pignoramenti. E mentre in Italia,i soliti pompieri tendono a tranquillizzare ed a rassicurare, su mezzi di informazione controllati dalle solite banche, negando l’evidenza,l’ultimo bollettino BCE (12/10/07) fotografa una contrazione delle richiesta dei mutui nel terzo trimestre di un -15%, dopo che nel trimestre precedente (marzo giugno) era stata registrata una flessione del 22%, con un crollo della domanda di mutui,che in parte deriva dall’aumento dei tassi (e del parametro Euribor ndr),in parte da maggiori garanzie richieste, dopo la crisi dei mutui sub-prime americani, pretendendo un rapporto tra valore delle garanzie e ammontare del prestito sempre più alto,con un rincaro dei tassi per chi non è in grado di offrire solide garanzie (oltre l’immobile) per compensare il maggiore rischio. Secondo l’agenzia federale di statistica Destatis,ad ottobre 2007 i tedeschi (la prima economia UE) hanno registrato un +20% di insolvenze nel 2007,con famiglie sempre più appesantite da crescenti livelli di indebitamento legati soprattutto a disoccupazione, difficoltà del lavoro autonomo e problemi più personali, come infortuni o lutti familiari, determinando nei primi sette mesi dell’anno, 61.931 casi di insolvenza tra i privati, il 20% in più rispetto allo stesso periodo del 2006,con un incremento del 21,2% nel mese di luglio. Dal 1999 ad oggi ben 400 mila tedeschi non sono riusciti a onorare i debiti contratti, un quarto solo nel 2006, quando sono state registrate 92 mila dichiarazioni di insolvenza (ma quest'anno potrebbero sfondare quota 100 mila), ben il 35% in più rispetto alle 68 mila di tutto il 2005. Gli esperti dell'ufficio di statistica federale sottolineano inoltre che l'indebitamento medio di coloro che si sono rivolti agli uffici governativi di consulenza sui problemi finanziari era, nel 2006, di 37 mila euro. Questa fascia di consumatori, si legge nel rapporto, aveva un reddito netto di 1.150 euro al mese. In Italia non ci sono statistiche dettagliate, ma per alcuni Istituti di ricerca come Nomisma, sarebbero ben 3,6 milioni le famiglie italiane in difficoltà per il caro casa, 1,7 milioni hanno problemi con l'affitto,mentre 1,9 milioni, faticano a pagare la rata del mutuo, per l’eccessiva onerosità delle rate: Adusbef rammenta che mentre negli altri Paesi europei,con banche più portate ad offrire buona consulenza,il 50% dei mutui sono stati erogati a tasso fisso,contro il 9% dell’Italia. Adusbef accusa le banche di aver costretto milioni di consumatori, ad accendere mutui a tasso variabile quando,specie nel 2004,i tassi di interesse erano ai minimi storici e non si doveva consigliare o imporre (molte banche non erogavano proprio i tassi fissi) agli utenti bancari, di essere gravati di pesanti prestiti di lungo periodo (30-40 anni) a costi apparentemente più bassi che però, con il rincaro del costo del denaro, solo due anni dopo diventavano sempre più insostenibili. In Italia non esistono statistiche precise sulle insolvenze relative ai mutui, né dati aggiornati sulle procedure esecutive immobiliari o pignoramenti, che secondo alcune stime sarebbero pari al 3,5% del totale dei mutui, quindi a circa 120.000 su 3,5 milioni del totale, perché la maggior parte di essi è stato erogato a tasso variabile e risente del rialzo dei tassi Bce,quando negli anni 2003-2004 i tassi di interesse erano arrivati ai minimi storici e tutti gli indicatori stimavano un loro aumento. Con grande fatica Adusbef ha monitorato le procedure esecutive immobiliari di alcuni principali Tribunali, come Roma, Milano, Monza, Como,Venezia,Mantova,Rovigo, dove risultano consistenti aumenti di richieste di pignoramento che non risparmiano neppure i pastori sardi (ubicati soprattutto nel comprensorio Sassari-Carbonia, cagliaritano),con 5.000 aziende messe all’asta dagli istituti di credito, anche per favorire gli interessi di tanti affaristi che cercano di comprare le aziende, spesso per alimentare la speculazione edilizia lungo le coste o in aree di investimenti turistici, con contadini e pastori messi inginocchio e costretti a pagare mutui con tassi d'interesse sino al 13%,per un controvalore di 700 milioni di euro. STIME ADUSBEF SU DATI UFFICIALI RACCOLTI PUBBLICAZIONI SEDE DEL TRIBUNALE N.PIGNORAMENTI ESECUZIONI IMMOBILIARI ANNO 2006 N.PIGNORAMENTI ESECUZIONI IMMOBILIARI STIMATI 2007 AUMENTO PERCENTUALE STIMATO MILANO 1.883 + 227 = 2.297 22% ROMA 1.510 + 317= 1.827 21 % MONZA 691 + 172= 866 25% COMO 351 + 91= 442 26% MANTOVA 325 + 58 =383 18% ROVIGO 220 + 41= 261 19% VENEZIA 270 + 43= 313 16% MACERATA 151 + 40= 191 27% PINEROLO 156 +24= 181 15% Se aggiungiamo a questi dati allarmanti frutto di un rilevante disagio sociale iniziato nel 2002, quando con il pretesto dell’euro sono stati sfilati dalla speculazione organizzata,ben 70 miliardi di euro dalle tasche dei consumatori a favore di coloro che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe,comprese banche ed assicurazioni,un gravissimo conflitto di interesse, da parte della “Repubblica delle banche”,che profittando della carenza dei fondi statali ha messo le mani sulla informatizzazione della giustizia, si è compiuto un gravissimo misfatto sulla pelle delle famiglie. Le principali banche hanno infatti costituto apposite società denominate Asteimmobiliari,nei principali Tribunali (Roma,Milano,Genova),con la finalità di chiudere il cerchio quando i tartassati e maltrattati utenti non hanno la possibilità di adempiere alle obbligazioni,specie su mutui e prestiti. Abi e banche si sono quindi ritrovate ben presto, con personale impiegato nella società costituita “Asteimmobiliari” a fare lavoro di cancelleria come altri pubblici ufficiali (con la non piccola differenza di non essere entrati per concorso e di non aver dovuto "prestare giuramento di fedeltà" allo Stato) in gangli alquanto delicati come le esecuzioni immobiliari, le procedure fallimentari, gli uffici dei giudici di pace, le corti d'appello sia civili che penali, le stesse procure. Le precedenti società che svolgevano questo delicato lavoro, come Data Service ed Insiel, sono state sostituite dalla Asteimmobili Servizi spa con sede sociale presso l'A.B.I. (via delle Botteghe Oscure 46 di Roma) e come soci un pool di banche,quali Intesa San Paolo S. p. A., SI TE BA S. p. A., UGC Banca (Gruppo Unicredit), ICCREA Holding, Banca Monte Paschi di Siena, Credit Servicing, Banca Sella, Banco di Desio, Banca Carige, Banca Popolare di Verona e Novara, Interhol 2001 s.r.l., Banca del Piemonte, Bipielle S.G.C., Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Lajatico, Banca Popolare di Sondrio; per aver offerto un invidiabile vantaggio competitivo imbattibile,ossia la gratuità del servizio offerto. Come mai imprenditori taccagni e vessatori come le banche,dovrebbero offrire prestazioni di servizio gratuite allo Stato? Per chiudere il cerchio,essendo la Asteimmobili di proprietà dell'Abi, e delle banche,che avrebbero investito 3,5 milioni di euro in questa operazione, con una generosa offerta con la finalità privatistica, come ad es. la trasformazione dei pignoramenti degli immobili (chiesti al 99% dalle stesse banche!) in vendite all'asta; oppure le procedure fallimentari di società (che devono soldi alle banche, altrettanto spesso); l'archiviazione (o no, si potrebbe anche sospettare, visto che non sempre il deposito di un atto processuale di diritto civile prevede rilascio di una ricevuta) degli atti e delle sentenze. Le banche gestiranno questi servizi con molta più efficienza, ma con minore attenzione per l'interesse pubblico, per la terzietà degli atti della pubblica amministrazione, per i diritti dei vessati cittadini sottoposti ad ogni sorta di abuso da parte degli Istituti di credito,alla stessa stregua di un “Dracula” chiamato a gestire la banca del sangue ! Per questo evidente conflitto di interessi tra gli istituti di credito,che avrebbero il dovere di salvaguardare anche il sudato risparmio investito nelle abitazioni per acquistare la prima casa per abitarci, tutelato dalla Costituzione,e la voracità di banche, non aduse a guardare mai le esigenze dei cittadini ed andare incontro a temporanee esigenze per onorare gli impegni,nel caso di specie con l’allungamento non oneroso della durata dei mutui stessi, i Senatori Di Lello e Bordon,hanno presentato una interrogazione parlamentare al Governo e l’Adusbef,in esposti denunce alle Procure di Milano,Roma e Genova,ha chiesto di aprire un’indagine nei confronti dei legali rappresentanti di ABI- associazione bancaria italiana e di Intesa Sanpaolo S.p.A.,SI TE BA S.p.A.,UGC Banca (Gruppo Unicredit), ICCREA Holding,Banca Monte Paschi di Siena, Credit Servicing, Banca Sella, Banco di Desio, Banca Carige,Banca Popolare di Verona e Novara, Interhol2001 S.r.l., Banca del Piemonte, Bipielle S.G.C.,Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Lajatico, Banca Popolare di Sondrio e ministro della Giustizia pro-tempore, quantomeno per il delitto di cui all’art. 416 c.p., per il compimento di atti di cui agli artt.374 (Frode processuale), 377 (intralcio alla giustizia), 476 ( falso materiale commesso da pubblico ufficiale), 479 (falso ideologico commesso da pubblico ufficiale), 490 (soppressione, distruzione o occultamento di atti veri), 491 bis ( falso in documenti informatici), o i subordine 340 cp (interruzione o turbativa di ufficio o servizio pubblico). Si chiede altresì, ove siano accertate delle interessenze tra i contraenti, di procedere per i delitti di cui agli artt.. 319 (corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio), 319 ter (corruzione in atti giudiziari) e per ogni altra fattispecie accertanda.13/10/2007
Documento n.6871