LE BANCHE STANNO PREPARANDO, PER LE TASCHE DI PANTALONE, LA CRISI FINANZIARIA “DUE”.
LE BANCHE STANNO PREPARANDO, PER LE TASCHE DI PANTALONE, LA CRISI FINANZIARIA “DUE”. Con atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con una “normale” gestione del credito, le banche stanno predisponendo la futura crisi finanziaria cartoralizzando crediti di dubbia esigibilità, dati in garanzia alla BCE e ricorrendo alla emissione di titoli ad alto rischio, che Banca d’Italia permette ancora di denominare “obbligazioni”. La vera ragione del rifiuto delle nostre banche di procedere sulla strada dei Tremonti bond dipende dal fatto che avrebbero dovuto accettare controlli sul credito concesso e, soprattutto, norme stringenti sulle retribuzioni e sui bonus dei dirigenti. Risulta vergognoso e inaccettabile che, in frangenti come questi, vengano negati o non vengano rinnovati alle piccole e medie imprese piccoli fidi, anche in presenza di bilanci comunque positivi, mentre Unicredit ed Intesa SanPaolo hanno finanziato con 100 milioni di euro Alitalia per irrobustire il monopolio sulla tratta Roma Milano e, senza battere ciglio, 500 milioni di euro al signor Zunino di Risanamento. Adusbef è molto critica con la gestione economico-finanziaria del ministro Tremonti, ma in questa vicenda non può che essere con lui d’accordo ed anzi, lo invita a passare dalle parole ai fatti, , incardinando provvedimenti più stringenti anche circa l’attività di vigilanza della Banca d’Italia, secondo i dettami dell’art. 47 della Costituzione della Repubblica. [Articolo 47 - La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.] Roma 30.9.200930/09/2009
Documento n.8203