LA REALTA' DEI RINCARI,CHE TAGLIEGGIANO I CONSUMATROI,E' INEQUIVOCABILE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA PREZZI: SANGALLI SCRIVE A BERSANI,NO ALLARMI,UTILE CONFRONTO. MA CONFCOMMERCIO NON E’ LA STESSA CHE CON IL PRETESTO DEL CHANGEOVER,HA CONTRIBUITO A RADDOPPIARE I PREZZI SFILANDO DALLE TASCHE DEI CONSUMATORI 70 MILIARDI DI EURO ? LA REALTA’ DEI RINCARI CHE IMPOVERISCE LE FAMIGLIE,STAVOLTA E’ PIU’ FORTE DELLE LOBBY DEI COMMERCIANTI,CHE ALLA CHETICHELLA CONTINUANO A RINCARARE,TAGLIEGGIANDO I CONSUMATORI . Mentre anche il Governo ha finalmente preso atto che bisogna contrastare i rincari speculativi da filiera prima decimante negati, spuntano all’orizzonte i soliti giapponesi di turno,come alcune insignificanti associazioni e rappresentanti dei commercianti,che continuano a negare gli aumenti gridando agli allarmisti, proprio mentre tutto aumenta, dal pane alla pasta alla tazzina di caffè, continuando a combattere nella giungla battaglie perse a guerra terminata. Sul tema dei prezzi, non sono "fuori luogo" gli allarmi, che generano chiarezza, non confusione tra imprese e consumatori, come vorrebbe far credere il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nella lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, con l'obiettivo di continuare indisturbato a taglieggiare i consumatori. Non sono dannosi gli atteggiamenti allarmistici delle associazioni dei consumatori che hanno indetto lo sciopero della spesa per il 13 settembre per protestare contro una raffica di rincari,dal pane alla pasta, frutto di un’odiosa speculazione di filiera agroalimentare,che arricchisce la rendita ed impoverisce sia i produttori,che devono subire spesso il racket dei grossisti, con prezzi inferiori ai costi di produzione,che i consumatori,costretti a rinunciare agli acquisti per i prezzi troppo elevati,al di fuori della portata dei loro redditi. Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori,auspicano che non si debba più ripetere quanto è accaduto nel 2001-2002,con il passaggio dalla lira all’euro,dove i signori commercianti,per poter raddoppiare indisturbati i prezzi, hanno chiesto ed ottenuto dal Governo Berlusconi, di abrogare perfino i doppi prezzi lira-euro ancora presenti in Francia ed in altre nazioni,come formidabile strumento efficace antirincari,a tutela dei consumatori. I signori di Confcommercio e degli altri rappresentanti degli esercenti,se vogliono davvero evitare gli “allarmi” dei rappresentanti seri dei consumatori, comincino a ridurre i prezzi dei listini, letteralmente raddoppiati in molti casi, come ad es. la pizza margherita,che costava 5.000 lire ed oggi costa 6 euro, una colazione al bar,che costava 1.500 lire ed oggi costa 1,8 euro,o una cena in pizzeria per 4 persone, disinvoltamente passate da 50.000 lire,ad 80 euro, con listini che continuano a lievitare. Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori Roma,7.8.2007

07/09/2007

Documento n.6801

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