ITALEASE: ADUSBEF,INCRIMINARE BANKITALIA E CONSOB
COMUNICATO STAMPA BANCA ITALEASE:TROPPO TIMORE REVERENZIALE VERSO CONSOB E BANKITALIA! OLTRE AI SACROSANTI ARRESTI SCATTATI OGGI, LA MAGISTRATURA INCRIMINI I VERTICI DI BANCA D’ITALIA E CONSOB,CHE COME DENUNCIATO DA ADUSBEF NEGLI ESPOSTI DEL 6 LUGLIO 2007, HANNO CONSENTITO LA VENDITA DI SWAP D’AZZARDO,SENZA LA MINIMA, PRESCRITTA ED OBBLIGATORIA AUTORIZZAZIONE. Troppo il timore reverenziale della magistratura,che pur Adusbef continua a ringraziare, verso Consob e Bankitalia, che come risulta anche stavolta,non hanno esercitato alcuna vigilanza preventiva verso gli swap d’azzardo commercializzati da Banca Italease, che nelle cinque ordinanze emesse oggi di custodia cautelare che hanno condotto agli arresti,anche l’ex A.D. Massimo Faenza, dovevano comprendere anche i vertici delle due istituzioni, che non hanno fatto il loro dovere per evitare l’ennesimo bidone ad azionisti,utenti e risparmiatori. L'Adusbef infatti, negli esposti presentati alla Procura della Repubblica di Milano il 6 luglio 2007 contro Banca Italease,per “l’abnorme" esposizione della banca sul rischio derivati, che ha danneggiato i clienti dell'istituto, siano essi privati cittadini o imprese e gravissime perdite ai piccoli azionisti, con il titolo passato da 50 a 7 euro, mediante l'uso disinvolto e massivo del piazzamento oltre misura e senza limiti di strumenti finanziari tanto pericolosi quanto lucrosi per le banche, chiedeva: ”l'apertura di un procedimento penale a carico degli amministratori pro-tempore di Banca Italease, delle banche controllanti, dei componenti il Collegio sindacale per omesso controllo, della società di revisione, della Banca d'Italia e della Consob”. Banca Italease non era stata autorizzata dalla Banca d’Italia e da Draghi,che aveva mandato una ispezione durata sei mesi durante i quali la banca ha continuato a vendere gli swap e conclusasi- guarda il caso- il giorno dopo la ns. denuncia, anche contro il Governatore Draghi, a vendere contratti derivati- scriveva Adusbef-, non aveva quindi la licenza per commercializzare prodotti pericolosi per i clienti,quanto lucrosi per le banche, che ancora una volta hanno appioppato contratti su strumenti derivati, denominati Swap su tassi di interesse (IRS Swap), allo scopo di una presunta copertura degli interessi passivi su fidi e finanziamenti di cassa,che anziché difendere il sottoscrittore da un rialzo dei tassi di interesse, era diventato un onere aggiuntivo ed aggravante delle competenze corrisposte alle banche. Se quindi Banca Italease- che avrebbe il dovere di sospendere conciliazioni farsa,dove se la cantano e se la suonano i soliti noti- non aveva il permesso di Banca d’Italia,come è stato accertato e mai smentito dal Governatore Draghi, i signori vigilanti devono essere incriminati,perché la “culpa in vigilando” è ancora più grave di quella commessa dagli amministratori,le cui condotte fraudolente sono state in tal modo consentite ed avallate proprio dagli organi di vigilanza.23/01/2008
Documento n.7099