ISVAP: OLTRE ALLA RETORICA SUL RUOLO DEL CONSUMATORE, NESSUN PROVVEDIMENTO ....
ISVAP: OLTRE ALLA RETORICA SUL RUOLO DEL CONSUMATORE, NESSUN PROVVEDIMENTO PER FAR ABBASSARE TARIFFE STELLARI, CHE GONFIANO GLI UTILI DELLE IMPRESE E COSTANO, SOLO PER LA RC AUTO, FINO AL 10 PER CENTO DEI REDDITI MEDI FAMIGLIARI. LA REVISIONE DELLA RIFORMA DEL RISPARMIO, SFOLTIRA’ ALCUNE AUTORITA’ COME ISVAP, FUNZIONALI ESCLUSIVI INTERESSI IMPRESE. Anche l’odierna relazione ISVAP evidenzia la più totale opacità nell’ambito di tariffe obbligatorie cresciute ben sopra il tasso di inflazione e che dovevano diminuire almeno del 10 per cento, con un risparmio di 70-80 euro a polizza,sia per la minore incidentalità che per effetto dei minori rimborsi agli assicurati che subiscono un prelievo forzoso, che solo per la RC Auto,incide fino al 10 per cento dei redditi medi famigliari fino a 15.000 euro. La relazione evidenzia una crescita degli utili complessivi (oltre 5 miliardi di euro) con il consolidamento degli utili del ramo danni (2,7 miliardi di euro) rispetto al ramo vita (2,5 miliardi di euro), un ritorno degli utili sul capitale ad un tasso di interesse dell’11 per cento; un aumento del patrimonio netto e delle riserve sinistri pari a 390 miliardi di euro: insomma una florida situazione economica a riprova di tariffe elevatissime che saccheggiano sistematicamente gli assicurati. La relazione Isvap,apparentemente rivolta ad una retorica della centralità dei consumatori, giustifica, come al solito senza sanzionare, comportamenti scorretti e predatori delle imprese,che in alcune zone d’Italia,contravvenendo al principio mutualistico base dell’assicuraizone, applicano tariffe RC Auto di 8.000- 9.000 euro superiori al valore del bene assicurato,penalizzando quei giovani che al contrario dovrebbero essere incentivati,spianando così la strada a fenomeni sempre più rilevanti di polizze false semplicemente scannerizzate. Piccoli accenni a volo d’uccello poi alla questione centrale dell’indennizzo diretto,che dovrebbe trovare la sua concreta applicazione con la massima urgenza,per disboscare la giungla dei vari soggetti, che hanno trovato il loro affare nei risarcimenti dei danni,che drena risorse tra 1,5 e 2 miliardi di euro spalmati sulle polizze, e che potrebbero dare un contributo alla loro diminuzione. Nella versione originaria della legge di riforma del risparmio,il ruolo dell’Isvap non erta stato giustamente previsto,per questo Adusbef e Federconsumatori,nell’auspicare che nella revisione di quella sciagurata legge da parte del nuovo Governo,vi sia un disboscamento delle autorità pletoriche, che hanno costi elevatissimi ma che non sembrano svolgere quelle funzioni super-partes a garanzia degli interessi delle imprese e dei diritti dei consumatori. Isvap è sempre stata un’Autorità strabica, che ha prestato attenzione soltanto agli interessi ed agli utili delle compagnie come dimostra anche la relazione odierna,senza svolgere alcun ruolo per calmierare tariffe obbligatorie tra le più alte d’Europa. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,22.6.200622/06/2006
Documento n.6110