ISTAT: BIGGERI,INVENTORE INFLAZIONE PERCEPITA CHE HA IMPOVERITO I CONSUMATORI, MALGRADO SIA SCADUTO, RESTA ATTACCATO COME COZZA ALLA POLTRONA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA ISTAT: IL PRESIDENTE LUIGI BIGGERI,INVENTORE DELL’INFLAZIONE PERCEPITA CHE HA IMPOVERITO LAVORATORI E CONSUMATORI, MALGRADO SIA SCADUTO DA 3 GIORNI, RESTA ATTACCATO COME UNA PATELLA ALLA DORATA POLTRONA. Il presidente dell’Istat (buono per tutte le stagioni) Luigi Biggeri, nominato dal presidente del Consiglio Giuliano Amato nel 2001, scampato allo spoyl sistem dopo incontri segreti con il presidente Berlusconi, nemico giurato di consumatori e lavoratori impoveriti dall’inflazione “percepita”, continua a restare attaccato come una cozza alla sua dorata poltrona,nonostante il suo mandato sia scaduto improrogabilmente il 15 luglio 2009. Come i cibi consumati dopo la data di scadenza, possono nuocere gravemente alla salute, così il presidente Biggeri, che inventò l’inflazione “percepita” per assecondare i desiderata del Governo durante il cambio lira-euro del 2002, bizantino neologismo dannoso per i lavoratori, continua a nuocere con la sua presenza a milioni di consumatori. L’incarico di Luigi Biggeri alla presidenza dell’Istat, come è stato puntigliosamente calcolato dal sindacato della Ricerca interna all’Istituto di statistica Usi Rdb è scaduto irrimediabilmente a partire dal giorno successivo al 15 luglio 2009, essendo interamente e definitivamente esaurito, anche il termine di prorogatio di 45 giorni previsto dalla legge n. 400/88, iniziato il 1° giugno 2009. Gli infondati cavilli giuridici per far restare ancora per qualche giorno attaccato alla poltrona il presidente dell’Istat, confermato dal Consiglio dei ministri il 13 maggio 2005, cercano di coprire le ennesime divisioni del Governo, e gli appetiti dei vari ministri,quando si tratta di nomine, che non è riuscito a trovare un’intesa condivisa in grado di assicurare un organo di vertice all’Istat. Adusbef ritenendo nociva per i consumatori la permanenza di Biggeri alla guida dell’Istat, lo invita a farsi spontaneamente da parte,anche per evitare che gli atti dell’istituto, già criticati ed ampiamente censurati sotto la sua gestione,possano essere impugnati e dichiarati nulli dai giudici amministrativi.

18/07/2009

Documento n.8063

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