INTERCETTAZIONI: IL GOVERNO VUOLE L’ENNESIMA LEGGE VERGOGNA !

in Comunicati stampa
INTERCETTAZIONI: IL GOVERNO VUOLE L’ENNESIMA LEGGE VERGOGNA ! DOPO AVER IMBAVAGLIATO I GIUDICI,VUOLE NORMALIZZARE LA STAMPA: 3 ANNI DI GALERA AI GIORNALISTI (6 ANNI PER I PUBBLICI UFFICIALI) PENE LIEVISSIME PER I PIRATI DELLA FINANZA E PER CHI COMMETTE IL REATO DI AGGIOTAGGIO,INSIDER TRADING,TURBATIVA DI MERCATO,FALSO IN BILANCIO. PATETICA LA DIFESA DI UN GOVERNATORE CHE HA VIOLATO TUTTE LE REGOLE. Dopo aver approvato una serie di normative ad uso e consumo dei più stretti collaboratori del premier ed aver messo il bavaglio alla magistratura con la riforma della Giustizia,il governo si accinge a varare l’ennesima legge vergogna sulle intercettazioni telefoniche: 3 anni di galera ai giornalisti (addirittura fino a 6 anni,per i pubblici ufficiali),pene lievissime addirittura inferiori per i “pirati finanziari” che manipolano il corso dei mercati e per gli autori del falso in bilancio (fino a 2 anni di pena). Invece di inasprire i reati di insider trading,aggiotaggio sui valori mobiliari, turbativa dei mercati ed ostacolo all’attività di vigilanza,accertabili anche con l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche (come è stato dimostrato nelle scalate ad Antonveneta ed RCS), il Governo vuole normalizzare la libera stampa ed gli operatori dell’informazione che hanno il dovere di pubblicare le notizie,anche se scomode al potere politico-economico-finanziario. Un preciso articolo sulle intercettazioni, l’ottavo,inasprisce i reati a mezzo stampa: chi pubblica "intercettazioni di conversazioni o comunicazioni è punito con l’arresto da uno a tre anni o con un’ammenda da 500 a 5mila euro. Da due a sei anni di carcere per i pubblici ufficiali. Una stretta specifica cui se ne aggiunge una generica: chi pubblica l’atto di un processo rischia l’arresto fino a sei mesi”. Le amabili conversazioni (intercettate su ordine della magistratura) tra i protagonisti delle scalate estive,il Governatore della Banca d’Italia Fazio e la signora Cristina Rosati in Fazio,hanno messo in luce una serie di intese,accordi,suggerimenti,baci in fronte,ricevute di versamenti (ancora non chiariti se a titolo benefico), ingressi dalle porte secondarie di Palazzo Koch,costituzioni dei capitali all’estero,vendite fittizie di quote,portage,prestiti bancari (denaro dei depositanti) allegramente elargiti a tassi di favore per acquistare quote azionarie,plusvalenze miliardarie,ecc. E mentre il reato di insider trading (utilizzo di informazioni riservate per trarne un ingiusto profitto,secondo il Testo Unico della Finanza),difficilmente accertabile è punito con la reclusione fino a due anni,con analoghe pene previste anche per la manipolazione dei mercati (aggiotaggio da 1 a 5 anni),mentre il falso in bilancio è stato addirittura depenalizzato in alcuni casi,la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche prevede 36 mesi di galera per i giornalisti. Adusbef e Federconsumatori,indignate per la reiterata propensione del Governo ad assolvere gli autori delle scorribande finanziarie e gli ideatori della difesa dell’italianità delle banche e di un protezionismo bancario che ha già danneggiato i consumatori con costi elevatissimi dei servizi bancari più cari d’Europa,rivolgono un appello ai partiti dell’opposizione ed a quei settori della maggioranza più sensibili alle corrette regole del mercato ed ai valori della legalità,a non approvare l’ennesima legge vergogna,che liberalizza i corsari e gli autori di gravissimi reati,finendo per punire i giornalisti rei di rendere un servizio alla democrazia. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,2 settembre 2005

02/09/2005

Documento n.4989

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