INFLAZIONE: L’ISTAT DIMENTICA UNA VIRGOLA
INFLAZIONE: L’ISTAT DIMENTICA UNA VIRGOLA PER LE CATEGORIE A BASSO REDDITO L’INFLAZIONE REALE PESA PER IL 22%!! I dati preliminari diffusi oggi dall’Istat relativamente al mese di novembre, vedono un’inflazione stabile al 2,2%. Un dato positivo, che si scontra con il pesante aumento speculativo dei prezzi dell’ortofrutta registrato in questo mese, con costi di frutta e verdura impennati sui banchi di mercato. Ancora una volta – afferma Intesaconsumatori (ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI) – i dati edulcorati della nostra Istat, confliggono con quelli dell’Eurostat, che vedono un’inflazione molto più alta, e con l’imminente decisione della BCE costretta già da domani ad alzare i tassi di interesse proprio per combattere quell’inflazione che morde in Europa, ma che continua ad essere sotto controllo in Italia. Per Intesaconsumatori l’inflazione reale, per le categorie con reddito pari a 1.500 euro al mese, è compresa tra il 6,4% e l’8,6%; la situazione peggiora però se si considerano i redditi minimi fino a 516 euro (ad esempio pensionati), per i quali l’inflazione reale è del 22%. E’ il caso di dire allora che l’Istat ha dimenticato una virgola!30/11/2005
Documento n.5340