INFLAZIONE: LA SUA DISCESA CERTIFICA UNA CADUTA VERTICALE DEI CONSUMI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA INFLAZIONE: MENTRE L’ISTAT CERTIFICA UNA CADUTA VERTICALE DEI CONSUMI SINTOMO DI GRAVISSIMA DEPRESSIONE ECONOMICA CHE SARA’ ACCENTUATA NEI PROSSIMI MESI,IL GOVERNO PER RILANCIARE I CONSUMI ED AIUTARE LE FAMIGLIE FA LEVA SU CARTA DI CARITA’ E “SALVABANCHE” ,COME ANTIDOTO ALLA CRISI.FEDERCONSUMATORI ED ADUSBEF TORNANO A CHIEDERE MANOVRA DA 33 MLD DI EURO, PER ATTENUARE EFFETTI DELLA CRISI ED AIUTARE FAMIGLIE CETO MEDIO. Il calo dell’inflazione di 0,4 punti,il più consistente da quarant’anni, è il sintomo della più grave crisi economica dal dopoguerra, con una caduta verticale dei consumi,per mancanza di potere di acquisto e di redditi precedentemente falcidiati dal carovita e dal pretesto lira-euro, che il Governo vorrebbe risollevare con 40 euro mensili di “carta di carità” riservata ad 1 milione di famiglie povere. Mentre l’Istat certifica una realtà che è sotto gli occhi di tutti, una gravissima depressione economica accentuata dalla crisi finanziaria, che ha impoverito le famiglie con la speculazione lira-euro e degli omessi controlli, di 7.700 euro dal 2002 al 2007 con una ulteriore perdita del potere di acquisto di circa 1.800 euro nel 2008, il Governo si trastulla con i Tremonti-bond e con i decreti salvabanche, riservando piccole briciole di manovra economica, meno di 4 miliardi di euro ai cittadini ed alle imprese. L’ostinazione a non voler riaprire il famigerato decreto 112, frettolosamente approvato in 9 minuti da un consiglio dei ministri pre-feriale, produrrà danni enormi,accentuando la grave crisi economica che attraversa milioni di famiglie, costrette a tirare la cinghia e che non possono neppure far più fronte ai consumi alimentari, dopo che si sono private di tutto ed hanno cassato altre voci di spesa come abbigliamento, calzature, cultura, viaggi, vacanze, ed attività ricreative. Le famiglie specie del ceto medio,con le scarpe rotte e con i vestiti sdruciti e rattoppati, che tuttavia conservano una grande dignità, invece delle carte di carità pelose che non riusciranno ad attenuare gli effetti della crisi,ma la aggraveranno,si aspettavano da un Governo sordo e cieco agli interessi dei cittadini, al contrario molto attento ai desiderata di banche, assicurazioni,cartelli e società monopolistiche, una manovra finanziaria straordinaria,per far fronte ad una crisi straordinaria,che solo l’ostinazione assurda tarda e riconoscere. Un Governo serio ed attento agli interessi generali del Paese, che ha dissipato circa 1,8 miliardi di euro nel salvataggio Alitalia per assecondare la cordata degli imprenditori “coraggiosi” a conseguire utili sulla pelle della collettività,visto che le perdite sono state già iscritte a danno della fiscalità generale, ed altri 2 miliardi nello sgravio totale dell’Ici a soggetti ricchissimi che potevano benissimo sostenerne gli oneri mettendo in serie difficoltà finanziarie i comuni, aveva il dovere di fare una manovra finanziaria da 33 miliardi di euro, i primi 16 dal taglio del 2 per cento dell’enorme spesa pubblica pari ad 800 miliardi di euro l’anno, i secondi 17 miliardi da un allargamento di spesa straordinaria pari all’1 per cento del Pil,così come hanno fatto Governi europei più attenti agli interessi generali, meno a quelli delle corporazioni e di errate teorie economiche dei “professori”.

28/11/2008

Documento n.7628

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