INFLAZIONE: LA PIU’ BASSA DAL 1968,COSI’ COME ANCHE I CONSUMI E LA PERDITA CONSISTENTE DEL POTERE DI ACQUISTO DEI CONSUMATORI
COMUNICATO STAMPA INFLAZIONE: LA PIU’ BASSA DAL 1968,COSI’ COME ANCHE I CONSUMI E LA PERDITA CONSISTENTE DEL POTERE DI ACQUISTO DEI CONSUMATORI. Se il tasso di inflazione registrato a giugno dall’Istat, pari al +0,5% annuo, è il più basso da settembre 1968, quando si attestò al +0,4%, lo sono anche i consumi e la perdita consistente del potere di acquisto delle famiglie, arrivata oramai al lumicino ed al livello degli anni sessanta per la difficilissima congiuntura economica internazionale che riverbera i suoi effetti specie in Italia, dove monopoli e cartelli continuano a spadroneggiare. I problemi della bassa inflazione sono da una parte i consumi delle famiglie, in netta caduta in tutti i settori, compreso quello alimentare e dei carburanti, ma anche i pesi del paniere,che in testa quello della RC Auto, pari all’1%, non rappresenta affatto la spesa reale degli italiani,che dovrebbero assegnare un peso almeno del 4,5% per i redditi da 16.000 euro. Se aggiungiamo la speculazione in atto sui prezzi dei carburanti che a giugno, rispetto al mese precedente, sono aumentati del 6,4 per cento per la verde, del 2,2 per cento per il gasolio, con un leggero decremento del gas che ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al mese precedente ed un incremento dell'1,5% rispetto a giugno 2008, il quadro del disagio sociale diventa ancora più evidente ed esplosivo per le famiglie dai redditi medio-bassi. Per far riprendere i consumi non è sufficiente non parlare più della crisi nascondendo la testa sotto la sabbia, né lodare la bassa inflazione termometro di una cattiva congiuntura e che in ogni caso equivale a una crescita dei prezzi, occorre un taglio netto e deciso dei listini, un paniere differenziato rispetto ai redditi, misure straordinarie come un bonus fiscale di almeno 1.500 euro per i redditi inferiori ai 16.000 euro.30/06/2009
Documento n.8010