INFLAZIONE: E’ ALLARME QUELLA UFFICIALE ISTAT E’ SALITA A LUGLIO AL 4,1%, QUELLA REALE E' AL 10%. COSA FA IL GOVERNO ?

in Comunicati stampa
Comunicato Stampa 31 luglio 2008 INFLAZIONE: E’ ALLARME, PER L’ISTAT A LUGLIO E’ SALITO AL 4,1%, A NOSTRO PARERE LA SITUZIONE E’ ANCORA PIU’ GRAVE. COSA ASPETTA IL GOVERNO A INTERVENIRE? Incredibile il dato reso noto oggi dall’Istat: il tasso di inflazione, a luglio, è salito al 4,1%. Si tratta del dato più alto raggiunto da giugno del 1996. Da tempo denunciamo questa emergenza, sostengono Adusbef e Federconsumatori. A confermare l’allarme, seppure sottostimandolo, è addirittura l’Istat. Gli incrementi più rilevanti, come previsto, sono dettati dagli aumenti nel settore energetico, in quello alimentare ed in quello delle abitazioni. Da luglio, infatti, sono scattati degli aumenti nelle bollette di luce e gas, ai quali si aggiungeranno ulteriori rincari a partire da ottobre. Se a ciò si aggiunge il continuo caro-carburanti, gli aumenti e le previsioni, per il 2008, ammonteranno a 734 € per costi diretti (luce, gas, riscaldamento e carburanti) e 546 € per costi indiretti, per un totale di 1280 €. Un’altra voce di spesa che contribuisce a peggiorare le condizioni delle famiglie è quella degli aumenti nel settore agro-alimentare, calcolati per 533 € annui. Complessivamente, solo per queste due voci, l’aumento sarà di 1.813 €, con un tasso di inflazione pari al 6,1 %. Naturalmente gli aumenti non sono finiti. Infatti, solo per il mantenimento di un’abitazione in affitto, le spese aumenteranno, quest’anno, di 61 Euro al mese, pari a 732 Euro anno e, per un’abitazione di proprietà, pur con l’abolizione dell’Ici, aumenteranno di 49 Euro al mese, pari a 588 Euro anno. A causa di questa situazione il potere di acquisto delle famiglie italiane è sempre più in passivo. Invece di elargire “carte caritatevoli” e trastullarsi tra tagli ai precari, tagli alla Sanità Pubblica e tagli all’Istruzione, ci chiediamo cosa aspetti il Governo ad intervenire sul caro-vita. Pertanto chiediamo urgentemente di intervenire: - riducendo i prezzi del 15%, almeno fino alla fine dell’anno, per rilanciare la domanda interna; - restituendo, anche attraverso strumenti fiscali, potere di acquisto alle famiglie a reddito fisso, sia lavoratori che pensionati, con un incremento di almeno 1200 € annui; - nell’immediato, sterilizzando accise ed IVA su luce, gas, carburanti e riscaldamento e definendo le tariffe sociali per luce e gas; - accelerando i processi di modernizzazione del nostro Paese. Ricordiamo che, a partire da metà settembre, prenderanno il via numerose iniziative riguardanti il settore energetico, a partire dell’annunciato sciopero dell’energia. .

01/08/2008

Documento n.7442

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