INFLAZIONE. CAMBIANO I GOVERNI, MA CONTINUANO LE ALCHIMIE DELL'ISTAT
INFLAZIONE: POTEVA NON RIVEDERE AL RIBASSO IL DATO DI SETTEMBRE, L’ISTAT, CHE SCENDE MISTERIOSAMENTE AL 2,1 PER CENTO, MENTRE AUMENTA L’INDICE EUROPEO ? CAMBIANO I GOVERNI, MA CONTINUANO LE ALCHIMIE STATISTICHE DEL PRESIDENTE BIGGERI, PER NON DISTURBARE TROPPO IL MANOVRATORE. Cambiano i Governi,ma le alchimie statistiche dell’Istat restano le stesse,per non disturbare troppo il manovratore di turno. E’ una vera e propria indecenza la doppia rilevazione statistica dell’Istat,che rappresenta un doppio indice,uno per uso interno,l’altro per l’Europa da utilizzare con sapienza. Mentre l’indice del carovita scende per l’Italia,dal 2,2 al 2,1 per cento,Istat rivede al rialzo l'indice armonizzato europeo, che passa così da un più 2,2% tendenziale (stimato a fine settembre), al +2,4 per cento. Mentre su base mensile i prezzi calcolati in base ai parametri europei- dice l’Istat sfidando il senso del ridicolo- sono aumentati infatti dello 0,7% rispetto a una precedente stima di +0,5%, in base ai parametri italiani,è stato registrato un rallentamento dell'inflazione, per effetto di una consistente flessione dei prezzi del comparto energetico: rispetto ad agosto i beni del settore hanno infatti registrato un calo del 2,4%, mentre rispetto a settembre 2005 il tasso di crescita dei prezzi è stato del 5,9%, in netta decelerazione rispetto al +10,5% registrato ad agosto. Aumentano infatti le spese per l'abitazione, quelli di bevande alcoliche e tabacchi (+5,1%) e altri beni e servizi (+2,7%), rincarano i trasporti marittimi (+9,3 %) ed i pacchetti vacanza (+ 4,6), ma l’Istat continua a registrare diminuzioni per le comunicazioni (-3,4%), che però su base mensile ha registrato un aumento dello 0,3% dovuto in gran parte all'aumento mensile dell'1,4% dei prezzi delle apparecchiature telefoniche (soprattutto cellulari) e dei servizi finanziari, addirittura imputabili ad un aumento della frequenza nei casi di azzeramento delle spese di estinzione dei conti correnti (ma senza dire quanti conti correnti sono stati chiusi per meritare tale incidenza statistica). E’ uno scandalo tale doppia rappresentazione errata della realtà statistica, che Istat ha il dovere di spiegare, con famiglie italiane costrette ad indebitarsi per sbarcare il lunario: ma non sarà forse la forte contrazione dei consumi, la leggerezza dei pesi statistici per alcune categorie di prodotti e servizi a rappresentare l’ennesimo abbaglio per la statistica ufficiale ? Elio Lannutti (presidente Adusbef) Roma,16.10.200616/10/2006
Documento n.6371