INCHIESTA TRIBUNALE FALLIMENTARE DI ROMA. Si indaghi anche sulla gestione del crack Cirio

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL’INTESA DEI CONSUMATORI INCHIESTA TRIBUNALE FALLIMENTARE DI ROMA: INTESACONSUMATORI CHIEDE SE ANCHE LA NOMINA DEI COMMISSARI CIRIO, A SUO TEMPO CONTESTATI, SIA STATA INFICIATA DA RAPPORTI ALLEGRI E DISINVOLTI DEI GIUDICI INDAGATI. INTESACONSUMATORI CHIEDE PER QUALE RAGIONE I COMMISSARI CIRIO NOMINATI DAL DR. VITALONE, A 18 MESI DI DISTANZA, NON HANNO AVVIATO ALCUNA AZIONE REVOCATORIA CONTRO LE BANCHE, PER RECUPERARE 725 MILIONI DI EURO DEI BOND EMESSI DA RISTORNARE AI RISPARMIATORI Nell’ambito degli accertamenti su presunte irregolarità avvenute nella sezione fallimentare del Tribunale di Roma, che hanno visto coinvolti alcuni giudici accusati di aver “pilotato” alcuni fallimenti e che vede una procedura di trasferimento d’ ufficio per incompatibilità, avviata nei confronti del giudice Pierluigi Baccarini, arrestato la scorsa settimana per corruzione in atti giudiziari su iniziativa della magistratura perugina, e del giudice Vincenzo Vitalone, indagato a sua volta nel capoluogo umbro, Intesaconsumatori - che a suo tempo protestò per la nomina dei commissari del crack Cirio da parte del Giudice Vitalone - chiede se anche quelle nomine furono “pilotate” e/o inficiate da metodi disinvolti nella gestione dei fallimenti. Poiché anche il CSM starebbe indagando sui fallimenti pilotati da parte del Tribunale fallimentare di Roma, specie su criteri e modalità di assegnazione dei fallimenti, Intesaconsumatori chiede di allargare l’indagine anche al crack Cirio, la cui nomina dei commissari venne contestata non soltanto da Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, ma anche da parte di forze economiche che criticarono una scelta apparentemente “pilotata” da parte di commissari, che a 18 mesi di distanza non hanno neppure esercitato le giuste azioni revocatorie contro le banche coinvolte nello scandalo Cirio che ha bruciato i sudati risparmi di una vita, per far rientrare almeno 725 milioni di euro nelle disponibilità del fallimento da ristornare a 35.000 risparmiatori.

14/12/2004

Documento n.4328

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