I PREZZI DELLE BENZINE INFIAMMANO L’INFLAZIONE
COMUNICATO STAMPA I PREZZI DELLE BENZINE (+ 7,6 PER CENTO A FEBBRAIO PER LA VERDE); (+16,6 PER CENTO SUL GASOLIO, INFIAMMANO L’INFLAZIONE IMPOVERENDO I CONSUMATORI. RISPETTO AGLI ULTIMI 12 MESI, UN PIENO DI VERDE COSTA 5 EURO IN PIU’,BEN 100 EURO L’ANNO PER UN’AUTO CHE PERCORRE 10.000 KM; MENTRE PER UN PIENO DI DIESEL (50 LITRI),GLI AUTOMOBILISTI SPENDONO 10 EURO IN PIU’,BEN 200 L’ANNO. E’ UNA SITUAZIONE INOSTENIBILE,CON UN GOVERNO INERTE, CHE INVECE DI STERILIZZARE LE ACCISE,SPECULA (COME I PETROLIERI) SULLA PELLE DEI CONSUMATORI E DELLA STESSA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE ITALIANE. I PREZZI DI BENZINE E DEL GASOLIO, DA AUTOTRAZIONE E DA RISCALDAMENTO IN ITALIA,AL NETTO DELLE TASSE, TRA I PIU’ ALTI DELL’UNIONE EUROPEA ! Dodici mesi fa,per fare un pieno di benzina verde da 50 litri,i consumatori spendevano circa 55 euro,oggi con i rincari ed i ritocchini (addizionali regionali a parte) allegramente praticati, nonostante la rivalutazione dell’euro sul dollaro del 30 per cento,lo stesso pieno costa circa 60 euro, 5 euro in più: per percorrere 12.000 km,il nostro automobilista è costretto a spendere 100 euro in più l’anno in media ! Ma è ancora più scandalosa la speculazione effettuata sul gasolio da autotrazione,con prezzi che si stanno allineando a quelli della benzina,senza alcuna giustificazione tecnica,eccetto le immatricolazioni dei diesel, che hanno superato le macchine a benzina,con una quota di mercato che si avvicina al 60 per cento ! Se un anno fa 50 litri di gasolio costavano circa 45 euro,oggi per fare lo stesso pieno,occorrono 55 euro,10 euro in più del marzo 2004,ben 200 euro di gravame in più per l’automobilista che con 20 pieni l’anno effettua una media percorrenza ! Se l’incremento dei listini della verde,misurati dall’Istat hanno registrato aumenti del 7,6 per cento a febbraio,del 10 per cento, calcolano Adusbef e Federconsumatori,con gli ultimi rincari scattati in questi ultimi giorni,quelli del gasolio che hanno avuto impennate del 16,6 per cento rispetto ad un anno prima (del 19 per cento,stimano le associazioni con gli ultimi ritocchi),minando la competitività delle imprese ed il potere di acquisto delle famiglie,costrette o ad indebitarsi per fare rifornimento,oppure ad andare a piedi,riducendo drasticamente i consumi. Mentre il ministro delle Attività Produttive Marzano si trastulla,tra un invito ad una improbabile moral suasion ed un messaggino sms,tra una lettera di richiamo che non prevedendo sanzioni, produce grasse risate dei petrolieri e l’ostacolo all’apertura del mercato alla grande distribuzione,i prezzi dei carburanti in Italia continuano ad avere il primato in Europa: al netto delle tasse infatti, come risulta dall’allegata tabella dell’Unione Europe,al 7 marzo 2005,l’Italia ha il primato del costo del gasolio da autotrazione,460 euro per 1.000 litri,seguito dalla Spagna con 440 euro; mentre il gasolio meno caro è quello inglese,373 euro,seguito da Slovacchia (375) e Slovenia (379). Per la benzina verde invece,l’Italia conquista la medaglia d’argento della più cara,401 euro per 1.000 litri al netto delle tasse (stessa medaglia con il gasolio da riscaldamento,pari a 440 euro per mille litri,contro 444 della Danimarca) preceduta dall’Olanda-medaglia d’oro (ma gli olandesi hanno un potere di acquisto superiore del 20 per cento ai lavoratori italiani),con 406 euro; mentre le meno care sono le benzine vendute nella Repubblica Ceca (309 euro per mille litri); in Germania (316) ed in Svezia (315 ogni mille litri di verde): poi si fanno i decreti sulla competitività,gettando fumo negli occhi a famiglie ed imprese ! Adusbef e Federconsumatori,in merito alla proposta di inserire la dodicesima tassa,dopo quella inaugurata con la guerra d’Abissinia negli anni trenta,sui prezzi delle benzine,seppur con finalità nobili di combattere l’inquinamento nelle grandi città,manifestano la loro netta contrarietà ad addossare sempre al cittadino contribuente tutti i costi possibili ed immaginabili. Il Governo restituisca le “accise” pari a 4,3 miliardi di euro incamerate negli ultimi 3 anni, offrendo così a consumatori ed imprese il risarcimento del “maltolto”. Adusbef (Lannutti) Federconsumatori (Trefiletti) Roma,16.3.2005 Tabelle in "Moduli"16/03/2005
Documento n.4527