GOVERNO OCCULTO DELLE BANCHE
COMUNICATO STAMPA GOVERNO OCCULTO DELLE BANCHE: ANCHE SE SISTEMA E’ BANCOCENTRICO, ED E’ STATO BANCARIZZATO PERFINO L’ANTITRUST CON LA NOMINA DELL’EX PRESIDENTE ABI ED MPS BARUCCI, SONO IPOCRITE LE PREDICHE DEL PROF. MARIO MONTI,DALL’ALTO DELLA VICE PRESIDENZA DI GOLDAMN SACHS. Sono ipocrite le prediche del prof Mario Monti,secondo il quale le banche italiane rappresentano «una forma di governo occulto» che porta a una «discutibile divaricazione rispetto a una logica di mercato» nell’economia del nostro Paese. Il prof Monti, che parlava al convegno «Riccardo Lombardi e le riforme di struttura» nella Sala delle Colonne della Camera a Roma, ha denunciato che ai «rischi di politicizzazione dell’economia» e alla «confusione tra politica e affari» che regna in Italia in questi anni non è estraneo, anzi è elemento essenziale, «l’interventismo delle banche». «È allarmante - ha detto l’ex commissario Ue - sentir parlare di amicizie tra imprenditori e banchieri. In passato si diceva che lo Stato era una sorta di banca occulta, data la grande attività finanziaria che svolgeva. Oggi si guarda alle banche come a una forma di governo occulto». Il concetto viene rafforzato ed esteso in un’intervista che si potrà leggere oggi sulla pagine dell’Espresso: «Resto stupefatto - dice Monti - quando si legge, senza che nessuno batta ciglio, che un certo banchiere o imprenditore è “amico di” o è “vicino a” questo o quel politico. Che cosa vuol dire? Che un’operazione viene fatta, in tutto o in parte, per fare un favore a qualcuno? E quali sono i danni che un simile comportamento, fuori dai principii del libero mercato, necessariamente comporta? Che cosa voleva dire, come si è letto nei giorni scorsi, che si pensava a una “cordata bipartisan” per acquistare il controllo di Telecom?». Riferendo la sua opinione sulle più recenti vicende societarie del sistema economico italiano, da Autostrade a Telecom, Monti dice di essersi «formato un’impressione» secondo cui «quelli che in Italia consideriamo i poteri forti della politica e dell’impresa sono in realtà poteri piuttosto deboli. I capitalisti e gli imprenditori, se li guardiamo su un piano internazionale, contano davvero poco, salvo rare eccezioni». Non da oggi Monti fa il tifo per le liberalizzazioni come contributo alla cura dei mali strutturali italiani, e legando ancora una volta economia e politica afferma che «occorre estendere le riforme a quei settori della società che sono tradizionalmente più vicini ai partiti della maggioranza». Adusbef e Federconsumatori,che pur hanno inoltrato moltissime denunce all’Antitrust europeo, con migliaia di pagine documentate quando il prof. Mario Monti era commissario europeo alla concorrenza,specie sul cartello bancario italiano, che al riparo di meccanismi virtuosi di libera concorrenza ha potuto continuare a saccheggiare le tasche dei consumatori con costi imposti ed oneri fuori mercato, rammentano l’inerzia del commissario se non una vera e propria la pavidità di intervento proprio sugli istituti di credito. Alla stessa stregua del dr. Mario Draghi,ex direttore generale del Tesoro per le privatizzazioni, che dopo averle appaltate a Goldman Sachs, per ricompensa divenne vice presidente per l’Europa, macchiandosi di frode fiscale ai danni dello Stato italiano per almeno 202 milioni di euro, sono ipocrite le accuse del prof. Monti ad un sistema banconcentrico italiano, che ha certamente contribuito ad edificare ed a rafforzare con gli omessi interventi,soprattutto dall’alto di una carica,come quella di vice presidente per l’Europa della quinta banca d’affari del mondo,che per un minimo di decenza dovrebbe abbandonare con irrevocabili dimissioni. Elio Lannutti (Adusbef)- Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,5.5.200707/05/2007
Documento n.6549