GENERALI: INACCETTABILI ED OFFENSIVE LE ACCUSE DI MONSIEUR BARNHAIM

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA GENERALI: INACCETTABILI ED OFFENSIVE LE ACCUSE DI MONSIEUR ANTOINE BARNHEIM AD ITALIA,ANTITRUST,GOVERNO,CONSUMATORI. QUALCUNO SPIEGHI AL PRESIDENTE GENERALI, CHE ANCHE I DIRITTI DEI VESSATI CONSUMATORI,SPECIE QUELLI DEL “CARTELLO ASSICURATIVO”, SONO DEGNI DI TUTELA, ALMENO QUANTO GLI INTERESSI DELLE IMPRESE. I contenuti dell’intervista rilasciata oggi a Repubblica dal presidente delle Assicurazioni Generali Antoine Bernheim, che ha chiesto scusa perché parla in francese, non avendo ancora imparato l’italiano, sono inaccettabili ed offensivi, soprattutto per quegli utenti e consumatori, già troppo vessati proprio dalle Compagnie assicurative,Generali in primis. Monsieur Bernheim, dall’alto di 44 miliardi di capitalizzazione delle Assicurazioni Generali, dimostra allergia ed insofferenza proprio a quelle corrette regole del mercato ai quali dovrebbero ispirarsi i “capitani d’industria” delle economie capitalistiche, che assegna alle Autorità Garanti della Concorrenza il compito regolatorio, per evitare la formazione di “cartelli”,già sanzionati al settore RC Auto, abusi di mercato e posizioni dominanti, che arrecano grave danno ai consumatori. Fa bene l’Antitrust ad impedire che le onnipotenti Generali,possano rafforzare il loro predominio mediante acquisizioni (Toro Assicurazioni) ritenendo fondamentale e necessario sviluppare la concorrenza e privilegiare gli interessi dei consumatori, senza riconoscere i contributi che le aziende di successo possono dare al mercato. “Ogni volta che c'è l'opportunità di crescere ci si scontra con l'Antitrust. Ma perché una società italiana sia forte all'estero, è indispensabile che prima di tutto sia forte in Italia". “Monsieur Generali” ha anche criticato il decreto sulle liberalizzazioni che trasforma l'agente in esclusiva in broker assicurativo,affinché possa vendere le polizze più convenienti e non soltanto quella della propria compagnie,affermando che i broker venderanno ai clienti non le polizze più convenienti, ma quelle delle compagnie che assicurano loro le commissioni più alte,senza portare alcun vantaggio ai consumatori,aggiungendo che il decreto Bersani danneggia pesantemente le Generali: “per noi la rete di agenti è lo zoccolo duro dell'attività, è una parte importantissima del patrimonio della compagnia. Trasformare gli agenti in broker significa distruggere parte della nostra ricchezza". Non vorrà dire che Antitrust e governo hanno un intento punitivo nei confronti delle Generali. "Io non avrei osato parlare di intenzioni punitive, ma visto che l'ha fatto lei... Sì, quello che è accaduto somiglia molto a una punizione. Certamente i verdetti dell'Antitrust e il provvedimento del governo sono un freno alla nostra crescita. Questo è contro gli interessi delle Generali, ma è anche contro gli interessi del paese". Il Presidente delle Generali confonde, come tutti i monopolisti adusi ad operare al riparo delle corrette regole della concorrenza a presidio dei mercati e del benessere dei consumatori, i suoi interessi particolari di Compagnia dominante nel mercato delle polizze vita e danni, con gli interessi generali del Paese. Adusbef e Federconsumatori, nel chiedere che i dirigenti delle Generali informino, in francese, il presidente che l’Italia non può essere soggetta alle scorrerie di monopolisti incalliti “made en France” che vogliono rafforzare il loro predominio, auspicando che anche il Governo faccia sentire la propria voce su dichiarazioni offensive,gratuite ed ostili, si costituiranno al Tar del Lazio ad adiuvandum dell’Antitrust sulla vicenda Toro,per far rafforzare con le regole del mercato i diritti dei consumatori, fin troppo ed a lungo taglieggiati e beffati da Monsier Bernheim e dalle Compagnie di Assicurazioni. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,7.2.2007

07/02/2007

Documento n.6419

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