GARANTE PRIVACY: ANCHE SE CON MOLTO RITARDO, LO STOP ALLE MOLESTIE TELEFONICHE E’ UN BUON SEGNALE...

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COMUNICATO STAMPA GARANTE PRIVACY: ANCHE SE CON MOLTO RITARDO, LO STOP ALLE MOLESTIE TELEFONICHE E’ UN BUON SEGNALE, PURCHE’ FUNZIONI DATE LIEVE SANZIONI. Le insopportabili molestie telefoniche che arrivano ad ogni ora del giorno e della notte a casa dei cittadini, vero e proprio incubo per milioni di famiglie che si devono sorbire offerte commerciali scorrette,spesso ingannevoli se non truffaldine laddove vengono appioppati cambi di gestore senza la espressa volontà degli utenti,dovrebbero avere i giorni contati qualora il Garante della Privacy riesce a farsi rispettare, date la levità di sanzioni ridicole per i trasgressori. Gli addetti ai consenter, un esercito di precari a 700 euro al mese,ricattati da aziende che antepongono i risultati da raggiungere direttamente proporzionali a tecniche moleste volte alla persuasione sulla bontà di servizi più convenienti che si rivelano col passar del tempo più onerosi, violavano costantemente la privacy dei cittadini i quali continuavano ad essere molestati anche se inviavano un fax ad essere lasciati in pace, non potranno più irrompere nelle case degli italiani per offrire beni o servizi. Le società telefoniche e gli addetti ai call center dovranno quindi interrompere i trattamenti illeciti di dati, informando l'Autorità entro il 5 luglio sullo stato di adempimento delle misure richieste, di carattere organizzativo, tecnico e procedurale, che andranno comunque adottate al più tardi entro il 10 settembre 2007, evitando di infastidire le famiglie rispettando i cinque adempimenti prescrittivi: - interrompere l'uso indebito di numeri telefonici raccolti ed utilizzati a scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli interessati; - regolarizzare le banche dati informando gli utenti e ottenendo da essi lo specifico consenso all'utilizzo dei dati per scopi pubblicitari; - informare con la massima trasparenza gli utenti anche al momento del contatto sulla provenienza dei dati e sul loro uso; - registrare la volontà degli utenti di non essere più disturbati; - interrompere l'utilizzo illecito di dati per attivare servizi non richiesti (segreterie, linee internet veloci); effettuare controlli sui responsabili dei trattamenti svolti presso i diversi call center. Adusbef e Federconsumatori che avevano segnalato a più riprese il vero e proprio far west delle molestie telefoniche, anche all’AGCOM ed al suo presidente Calabrò, l’ultima volta due giorni fa in occasione di un’audizione al CNCU, denunciando pratiche scorrette,spesso illegali imposte da uffici marketing di primarie aziende che non rispettano in nessun modo il diritto sacrosanto alla privacy, esprimono moderata soddisfazione rispetto ad un provvedimento che per funzionare a dovere,deve inibire alla fonte, quindi alla catena di comando societaria, tecniche di marketing illecite e quindi poco ortodosse. L’attività ispettiva effettuata nei mesi scorsi in tutta Italia nei confronti dei principali gestori telefonici e call center, avviata anche sulla base delle innumerevoli segnalazioni giunte dai cittadini, in collaborazione con il Nucleo speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza, ha finito pe r confermare almeno 5 anni di denunce delle associazioni dei consumatori in merito a trattamenti illeciti di dati personali e comportamenti non corretti nei confronti degli utenti, nonostante i richiami del Garante e lo specifico provvedimento generale adottato lo scorso anno dall'Autorità proprio per contrastare il fenomeno delle chiamate indesiderate effettuate per fini promozionali o per vendere direttamente prodotti e servizi, il cosiddetto ''teleselling''. Adusbef e Federconsumatori nel rammentare che continueranno a monitorare le scorrettezze delle aziende, auspicano che le direttive del garante possano funzionare per rendere meno complicata la vita delle famiglie, già messa a dura prova da una perdita del potere di acquisto di slari,stipendi e pensioni falcidiate dal carovita. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,15.6.2007

15/06/2007

Documento n.4815

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