FONSAI: RIGORE DALLE AUTORITA’? NON FU VEGAS CHE ANDO’ DA MEDIOBANCA A PRENDERE ORDINI SULLA FUSIONE ? E CHI ERA l'UOMO CONSOB DEL PORTO DI OSTIA ?

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COMUNICATO STAMPA

FONSAI: SUPPLEMENTO DI RIGORE DALLE AUTORITA’? NON FU VEGAS CHE ANDO’ DA MEDIOBANCA IN MANIERA IRRITUALE,A PRENDERE ORDINI SULLA FUSIONE ?

    Il nuovo “padroncino” delle Ferriere dr. Carlo Cimbri, A.D. di Unipol, dopo aver dichiarato che i piccoli azionisti truffati di Fondiaria- Sai, che hanno subito perdite di oltre il 90% dei loro investimenti, dovrebbero rassegnarsi perché non sarebbe ‘ammissibile uno sciacallaggio su quello che oggi è la società, sui soldi e sul rischio assunto da coloro che hanno creduto in questo progetto’, appellando con l’epiteto di ‘sciacalli’ coloro che vogliono difendere i loro diritti lesi dalla sciagurata gestione Ligresti, oggi va oltre escludendo che Unipol sia stata aiutata dalle autorità di vigilanza, e in particolare dalla Consob, nell'acquisizione di Fonsai. ''Abbiamo riscontrato un supplemento di rigore'' ha detto l'a.d. Carlo Cimbri, commentando a margine dell'assemblea di risparmio di Milano Assicurazioni il rapporto con le autorità di controllo durante tutta l'operazione. ''Ritengo - ha spiegato - che tutte le autorità di vigilanza, dall'Antitrust all'Ivass alla Consob, abbiano profuso nell'analisi di questa operazione il massimo livello di rigore possibile”.  Adusbef, che nonostante i proclami le sottili intimidazioni riguardanti l’esercizio della tutela dei diritti degli azionisti truffati, che non sembrano rientrare nelle disponibilità del dr. Cimbri, ricorda l’articolo pubblicato il 30 gennaio 2012 su “La Repubblica”, con un commissario Consob che stigmatizzava i comportamenti del presidente Vegas nella vicenda: «”Non mi risulta che ci sia stato un intervento del collegio sulla vicenda Unipol-Fonsai – afferma il commissario Consob Michele Pezzinga – il quesito ad oggi non è ancora pervenuto e a quel che mi risulta neanche gli uffici hanno poteri o mandati per studiare soluzioni alternative all’operazione in mancanza di una richiesta specifica”. La complessa partita che dovrebbe portare Unipol a intervenire nella catena societaria del gruppo Ligresti si arricchisce di un nuovo colpo di scena. A scatenarlo è stata la discesa in campo del presidente della Consob Giuseppe Vegas che almeno in un’occasione (ma c’è chi dice in più di una), venerdì scorso, ha incontrato Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca e i vertici delle società interessate per fornire indicazioni su come strutturare l’operazione. Indicazioni che sono state recepite e che sono poi sfociate in uno slittamento dell’agenda dei lavori e quindi in un cambiamento della struttura dell’intervento di Unipol in Premafin. “Se c’è stato un intervento, come riferiscono i giornali – aggiunge Pezzinga – è stato per iniziativa esclusiva del presidente e mi pare un’iniziativa del tutto irrituale e non so quanto legittima in una fase in cui eravamo in attesa del quesito. Non mi pare opportuno, e non so quanto giovi all’immagine della Consob, indossare i panni che normalmente vestono i consulenti di gruppi privati suggerendo una riformulazione dell’operazione che al momento nessuno sa se possa incontrare il via libera del collegio”. Dunque Vegas avrebbe preso iniziative non consone al ruolo di arbitro in quanto presidente Consob. Ma è dall’inizio del suo mandato che l’ex collaboratore di Giulio Tremonti sta interpretando questo ruolo in maniera estensiva, come se fosse ancora al ministero dell’Economia e dovesse avere a cuore l’equilibrio del sistema o preservare l’italianità o la solvibilità delle aziende. In realtà, la Consob è un’authority tecnica che deve vigilare sul rispetto delle regole di mercato e senza obbiettivi o interferenze di altro tipo. Che succederà ora?”.    Non è stata Adusbef a porre il quesito sull’ausilio offerto dalla Consob nell’acquisizione Fonsai da Vegas che va a prendere ordini da Mediobanca nel gennaio 2012, e neppure sull’incontro riservato avvenuto a Bologna l’11 dicembre 2012 nella sede Unipol, nell’operazione 100 milioni di euro per finanziare il porto di Ostia a Roma, con: "L'uomo della Consob - si legge nelle carte dell'Antimafia – che ha riferito loro che l'affare è in sospeso a causa di faide interne e che, in particolare, uno dei due gruppi contendenti sembra intenzionato a emarginare l'ex vice ministro Giuseppe Vegas che, emerge, favorisce l'operazione portata avanti”.   Chi era l’uomo Consob che ha partecipato all’incontro Unipol di Bologna, oggetto di gravissimi reati, come risulta dalle indagini dell’Antimafia e del procuratore capo di Roma Pignatone ? Consob ed Unipol, risponderanno mai a queste semplici domande ?

28/10/2013

Documento n.9524

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