FONDI DORMIENTI: UN TESORO DIMENTICATO CHE VALE TRA 10 (STIME BANKITALIA) E 15 MILIARDI DI EURO (ADUSBEF),

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA FONDI DORMIENTI O “SILENTI”: UN TESORO DIMENTICATO CHE VALE TRA 10 (STIME BANKITALIA) E 15 MILIARDI DI EURO (ADUSBEF),CONFISCATI DALLE BANCHE AD IGNARI CLIENTI,CHE DEVONO TORNARE NELLA DISPONIBILITA’ COLLETTIVA. I cosiddetti “conti dormienti”,“silenti”, o dei “morti”,come quelli utilizzati da Gianpiero Fiorani durante la scalata ad Antonveneta, sono depositi di denaro, cassette di sicurezza, libretti di risparmio, assegni circolari smarriti e mai rimborsati, titoli azionari o obbligazionari appartenenti a persone decedute o scomparse, che non risultano più movimentati da decenni, non “ammortizzati” secondo le vigenti procedure civili, disinvoltamente incamerati dalle banche per proprie utilità. L’utilizzo di tali conti dormienti giacenti ed iscritti nei bilanci delle banche,stimati tra 10 (Bankitalia) e 15 miliardi di euro (stime Adusbef sui depositi bancari),devono poter essere trasferiti dalle banche, che li hanno confiscati ai legittimi eredi e tornare nella disponibilità collettiva, mediante la costituzione di un fondo aperto presso la Cassa Depositi e Prestiti. E’ scandaloso che le banche,con il concorso di Bankitalia,che aveva,ed ha quantomeno il dovere di effettuare un attento monitoraggio su tali ingenti risorse appartenenti al pubblico dei correntisti, possano utilizzare e/o incamerare arbitrariamente questo tesoro,anche occultando con artifizi contabili la loro provenienza nei bilanci, senza che il Governo, che ha varato una finanziaria lacrime e sangue,senta il dovere di utilizzarli per finanziare opere pubbliche, piani di disinquinamento ambientale,l’imprenditoria giovanile ed opere socialmente utili, specie al Sud. Adusbef,che dal 1991,all’indomani della legge antiriciclaggio, ha effettuato ed aggiornato puntualmente le sue stime sui “conti perenti” basati sulla totalità dei depositi, che sono arrivati a superare i 15 miliardi di euro,ha elaborato un emendamento alla finanziaria,presentato dal sen. Fernando Rossi,per attivare urgenti procedure sui fondi dormienti,stabilendo che i conti correnti o i depositi a risparmio,nominativi e/o al portatore, depositati nelle banche e/o alla Posta non movimentati da almeno 10 anni e per le quali non sia più possibile rintracciare il legittimo proprietario,vengano trasferiti presso la Cassa Depositi, alimentando un fondo di pubblica utilità, che resta a disposizioni degli aventi diritto, che possono in qualsiasi momento rivendicarlo. I fondi dormienti,che non sono delle banche e della Poste, ma che sono stati confiscati dalle banche e dalle Poste al pubblico degli utenti per l’inerzia della Banca d’Italia,che aveva il compito di monitorarli con puntualità annuale,devono tornare quindi nelle pubbliche disponibilità per essere utilizzati per interessi collettivi e/o di pubblica utilità. Adusbef si aspetta che il Governo possa accogliere l’emendamento alla finanziaria,anche per smentire una “vicinanza” soffocante se non contigua con le banche,che significa lontananza anni luce dai diritti e dagli interessi dei cittadini. Proposta tecnico-operativa per il monitoraggio e la gestione dei “fondi dormienti”. Prima di agire sui fondi detenuti su conti correnti, libretti di deposito, custodia titoli (bancari e postali) o nelle casse delle banche per altri motivi (pegno, garanzia ecc.) non movimentati dai depositanti da oltre 5 anni, le banche debitrici devono procedere: 1) alla comunicazione ultimativa (con data certa) delle procedure di destinazione dei fondi ai clienti interessati all’ultimo indirizzo conosciuto del titolare del conto. In caso di cointestazione, le comunicazioni devono essere inviate a tutti i cointestatari agli indirizzi indicati all’atto dell’apertura del conto (riportati dai documenti di riconoscimento presentati). La stessa lettera si invierà anche all’eventuale delegato/a. 2) Trascorsi tre mesi dall’invio della lettera, la banca procederà alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’elenco dei nominativi (nome, cognome e data di nascita) - ma non del numero di rapporto né dei saldi - dei titolari di conto, di libretto, di custodia titoli ecc. non movimentati negli ultimi 5 anni, comunicando che se i diretti interessati o gli eventuali aventi causa (eredi, tutori ecc.) non si presenteranno entro sei mesi dall’annuncio,i saldi verranno girati dalla banca nell’apposito fondo istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,4.12.2006

04/12/2006

Documento n.4453

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