FIAT: C'E' UN GIUDICE A TORINO !
COMUNICATO STAMPA IFIL-EXOR: LA PROCURA DELLA REPUBBLICA HA CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER GABETTI E FRANZO GRANDE STEVENS. ADUSBEF: FINALMENTE C’E’ UN GIUDICE A TORINO ! COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE AL PROCESSO PENALE. La Procura della Repubblica di Torino, ha finalmente chiesto il rinvio a giudizio di Franzo Grande Stevens e di Gianluigi Gabetti per l' inchiesta sull' equity swap di Ifil-Exor, lo strumento finanziario con cui nel settembre del 2005 l' Ifil (la finanziaria degli Agnelli) mantenne il controllo della Fiat, nonostante l' ingresso nell' azionariato del Lingotto delle otto banche del prestito convertendo. C’è un giudice a TorIno- commenta l’Adusbef- che in data 27.9.2005 aveva presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Milano contro una evidente manipolazione del mercato ed ostacolo all’attività di vigilanza sull’ affaire Ifil-Exor,più nota come convertendo Fiat,che permise alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo del 30 per cento del Lingotto anche dopo la conversione in azioni Fiat del prestito delle banche, oggetto di una pronuncia della Consob, che aveva irrogato sanzioni per 16 milioni di euro e l’incapacità temporanea ad assumere cariche in società quotate per Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Virgilio Marrone, e motivi aggiunti il 23 maggio 2006, dopo la pronuncia della Cassazione che aveva sottratto a Milano il processo a favore della procura transalpina. Adusbef elencava alcuni motivi aggiunti, depositati alla Procura della Repubblica di Milano il 23 maggio 2006 assieme a Federconsumatori e Banca della Solidarietà del dr. Sergio Cusani, quali: A) una convergenza oggettiva, difficilmente definibile casuale tra le operazioni messe in moto dalla Fiat e la decisione della famiglia di fare l'operazione di equity swap; B) la comunicazione dell'8 aprile 2005, con la quale Fiat faceva slittare l'assemblea degli azionisti originariamente prevista per il 10 maggio 2005 ad altra data; C) un'altra coincidenza oggettiva datata 26 aprile 2005, giorno della stipula tra Exor e Merril Lynch del contratto definitivo di equity swap per l'acquisto di azioni Fiat ed il comunicato congiunto Fiat-banche,con la conferma della conversione del finanziamento “convertendo in azioni ordinarie Fiat'', che generò iscrizione a giudizio per l'ipotesi di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza del direttore di Ifil, Virgilio Marrone, di Gianluigi Gabetti e di Franzo Grande Stevens. Adusbef ha quindi tutti i titoli per chiedere la costituzione di parte civile al processo contro il presidente dell'Ifil Gianluigi Gabetti e il consulente legale e consigliere di amministrazione di Ifi-Ifil Franzo Grande Stevens,già indagati per manipolazione dei mercati e ostacolo all'attività degli organismi di controllo in relazione ai comunicati diffusi nell'agosto del 2005 dall'Ifil e dalla Giovanni Agnelli, su richiesta della Consob, e riguardanti l'andamento in Borsa delle azioni Fiat che apparivano sotto pressione. La risposta di entrambe fu che non c'erano elementi per spiegare tale andamento e che "non era stata intrapresa, né studiata alcuna iniziativa in relazione alla scadenza del prestito convertendo della Fiat". Il 15 settembre fu resa nota l'operazione di equity swap e la Consob, ritenendo che le due società avessero diffuso "comunicati fuorvianti", sospese dagli incarichi Gabetti (6 mesi), Grande Stevens (4 mesi) e Virgilio Marrone (2 mesi), amministratore delegato di Ifi, e inflisse loro, all'Ifil e alla Giovanni Agnelli un multa complessiva di 16 milioni di euro, provvedimenti impugnati e sospesi dalla Corte d'Appello di Torino. Perciò Adusbef è lieta che ci sia un giudice,anche a Torino ! Roma,18.9.200718/09/2007
Documento n.6822