Faziogate. Non rimane che la magisdtratura.
“FAZIOGATE”: DI FRONTE AL DONO DELL’INFALLIBILITA’ (IO NON SBAGLIO MAI ) SOLO LA MAGISTRATURA PUO’ REVOCARE DALLA CARICA,IL GOVERNATORE ! ADUSBEF CHIEDE L’INTERDIZIONE DI FAZIO DAI PUBBLICI UFFICI. L’infallibilità del Governatore della Banca d’Italia,può essere stata messa a dura prova da 5 ore di serrato interrogatorio, reso oggi davanti ai magistrati di Roma,che indagano sull’affaire “Fazio-Fiorani-Antonveneta”, scaturito da una raffica di esposti-denunce,ben 4, inoltrate da Adusbef alle Procure della Repubblica di Roma e Milano,nello scorso aprile (il 6,7,15 e 28 aprile). Fazio,col suo dono dell’infallibilità (“Io non sbaglio mai”- ha affermato in una intervista a Repubblica),unito ad un raro attaccamento alla poltrona,sta tenendo sotto scacco il Parlamento, buona parte del Governo,l’Unione Europea ed i mercati internazionali,che sembrano aver sfiduciato un grande Paese, l’Italia non in grado di cacciare un Governatore “infallibile”,ma “inaffidabile” come stanno dimostrando le inchieste penali. Solo la magistratura,può supplire ad una situazione grottesca, che ha messo alla berlina la credibilità di una istituzione,la Banca d’Italia, schierata apertamente con uno dei contendenti (la ex BPL) nella scalata ad Antonveneta,ed è ininfluente alla fine del reato di abuso d’ufficio,che sia stata ABN Amro a conquistare la banca padovana. Senza le denunce dell’Adusbef e le inchieste dei magistrati, “I Furbetti del Quartierino” capitanati dal governatore,avrebbero realizzato i loro piani,con condotte tese alla “abituale ed anzi, professionale propensione alla commissione di tali reati,con l’ausilio ed anzi,la spregiudicata complicità di personaggi di rilievo istituzionale,ponendo alla luce un inquietante quadro di elusione delle regole poste a presidio della trasparenza del sistema bancario e finanziario nazionale” (pag.91 Ordinanza del Gip di Milano,Clementina Forleo). Se il Governatore conosceva dal 2001 (e non poteva non conoscere i risultati dell’ispezione inviati da lui stesso a Lodi) la fragilità patrimoniale di BPL ed ha voluto dare l’autorizzazione a tutti i costi contro i pareri dei suoi uffici acquisendo pareri esterni di comodo,qualora tali accuse dovessero essere (come lo sono) riscontrate dai PM, dovrà essere la Magistratura, a dover applicare la misura interdittiva (art.290 c.p.p.), supplendo per l’ennesima volta all’inerzia del Governo. Il Presidente Elio Lannutti Roma,10.10.200510/10/2005
Documento n.5144