FAZIOGATE: ADUSBEF SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE AI PROCESSI DI MILANO E ROMA CONTRO I FURBETTI

in Comunicati stampa
FAZIOGATE: ADUSBEF SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE AI PROCESSI DI MILANO E ROMA CONTRO I FURBETTI DEL QUARTIERINO GUIDATI DA GOVERNATORE FAZIO. MA LA LEGGE DI RIFORMA DEL RISPARMIO,SARA’ UNA SCATOLA VUOTA SENZA PENE PIU’ SEVERE SUL FALSO IN BILANCIO (12 ANNI MINIMO COME NEGLI USA), IL TRASFERIMENTO DEI POTERI SULLA CONCORRENZA BANCARIA ALL’ANTITRUST, L’ABOLIZIONE DELLA LICENZA DI RAPINARE I CORRENTISTI,PREVISTA DAL TUB. Adusbef si costituirà parte civile ai processi di Milano e Roma contro “i furbetti del quartierino”,capitanati dal Governatore Fazio, con una richiesta risarcitoria di 1 miliardo di euro, per costituire un fondo di garanzia a favore delle vittime dei crack finanziari, provocati dall’omessa vigilanza della Banca d’Italia e dalla commistione di rapporti con le banche vigilate. A cinquanta mesi dal primo grande crack finanziario,lo scandalo Bipop-Carire (10 miliardi di euro bruciati a 73.500 risparmiatori) avvenuto il 17 ottobre 2001,che poteva essere evitato con l’ordinaria diligenza dell’ufficio vigilanza della Banca d’Italia,i cui gravissimi reati a carico di Sonzogni & Soci sono caduti in prescrizione per effetto dell’entrata in vigore della ex Cirielli; dopo una lunghissima catena di scandali finanziari, da Cirio a Parmalat,dai bond argentini a Bpl,che hanno rovinato 1 milione di famiglie bruciando 51 miliardi di euro di sudato risparmio, i consumatori non sono più disposti ad essere presi in giro dal Governo,qualora la riforma del risparmio non preveda pene severe sul falso in bilancio,minimo 12 anni come negli Usa; non trasferisca le competenze antitrust sulle banche da Bankitalia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; non abolisca la licenza di rapinare i correntisti,prevista dal Testo Unico Bancario (TUB). Per impedire che i Sonzogni,i Cragnotti ed i Tanzi di turno,coadiuvati da banchieri e disattenti revisori,possano truccare i conti coprendo le voragini di bilancio con la finanza creativa,il Governo ha il dovere di sanzionare duramente tali comportamenti,con pene detentive che possano dissuadere preventivamente dal perpetrare tali reati a danno di azionisti e risparmiatori; per evitare che la Banca d’Italia possa andare a braccetto con i banchieri amici, praticando,per effetto di politiche di cartello ed accordi collusivi,tariffe bancarie superiori a 550 euro le più elevate in assoluto del mondo, bisogna trasferire la concorrenza bancaria all’Antitrust in modo che anche il sistema protetto delle banche possa aprirsi al mercato; per bloccare sul nascere le tentazioni dei banchieri, come è accaduto con la ex BPL,che i Fiorani di turno,possano alzarsi una mattina ed addebitare il giorno dopo ad almeno 1 milione di correntisti,spese inventate per servizi fantasma mai richiesti e neppure erogati, pari a 100 euro in media pro-capite,bisogna eliminare dal Testo Unico Bancario l’arbitraria possibilità, riservata esclusivamente alle banche italiane,di cambiare le condizioni a loro insindacabile giudizio, purchè pubblicate in Gazzetta Ufficiale, anche con effetto retroattivo. Le variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali,previste dagli artt.117 e 118 del testo Unico Bancario,stabilite dalla Banca d’Italia,consentono alle banche di modificare “la struttura di tassi d’interesse, prezzi ed altre condizioni previste in contratto,pubblicando tali variazioni sulla Gazzetta Ufficiale, e mediante l’esposizione facoltativa (non obbligatoria) nei propri locali aperti al pubblico di appositi avvisi riportanti le variazioni”. In una lettera inviata al presidente del Consiglio Berlusconi ed al ministro dell’Economia Tremonti, Adusbef ha chiesto che la riforma del risparmio,oltre ad inasprire le pene per il falso in bilancio, abolisca gli artt. 117 e 118 del testo Unico Bancario,che offre alle banche la licenza di rapinare i correntisti, purchè tale “scippo con destrezza” abbia i crismi dell’ufficialità, mediante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il Presidente Elio Lannutti Roma,19.12.2005

19/12/2005

Documento n.5442

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