EURO: TUTTI NE PARLANO A SPROPOSITO,

in Comunicati stampa
EURO: TUTTI NE PARLANO A SPROPOSITO,ANCHE CHI CI AVEVA TACCIATO DI “EUROTERRORISMO”,VOLEVA L’ABOLIZIONE DEI CENT ED AVEVA PROPOSTO L’EURO DI CARTA QUALE ANTITODO AI RINCARI, ECCETTO I CONSUMATORI ! OLTRE AL DANNO (PER I MANCATI CONTROLLO DEL GOVERNO),LA BEFFA DI UN RITORNO (ONEROSO) ALLA LIRA, CHE NESSUN CONSUMATORE RIMPIANGE. POCHISSIMI I NOSTALGICI DELLA LIRA E POCHI I CITTADINI CHE ADDEBITANO ALL’EURO, LE RESPONSABILITA’ DEGLI ALLEGRI AUMENTI DEI PREZZI ! Il dibattito aperto dopo la bocciatura della Costituzione Europea di Francia ed Olanda,ha innescato una rincorsa a chi la spara più grossa,come l’on.Antonio Tajani, presidente degli europarlamentari di FI,che suggerisce di sostituire le monete da uno e due euro con banconote di ugual valore, e l’on.le ministro del Lavoro Roberto Maroni,che propone un ritorno alla lira. Esponenti di primo piano del Governo,gli stessi che hanno accompagnato l’ingresso dell’euro e non solo non hanno mosso un dito per prevenire la gigantesca speculazione con il pretesto del changeover, ma hanno avallato supinamente le richieste di abolire il doppio cartellino accusando le associazioni dei consumatori che denunciavano in tempi non sospetti “la rapina del secolo” di “euroterrorismo”, e “disfattismo”, oggi si stracciano le vesti diventando nostalgici della lira. Il ritorno alla lira,segno monetario rimpianto da pochissimi cittadini,sarebbe una doppia beffa per le famiglie italiane alle quali sono state sfilate,con il pretesto dell’euro ed unico caso europeo,ben 52 miliardi di euro,il 4 per cento del Pil,i quali hanno subito il salasso, non grazie alla neutralità dell’euro, che ha difeso l’Italia dal crack e dalla deriva Argentina,dopo gli scandali finanziari, ma dalle politiche economiche del governo che ha tollerato l’evidente speculazione evitando di effettuare doverosi controlli dei prezzi e tariffe. Basta rileggere i comunicati stampa,rivedere alla moviola le conferenze stampa e gli scioperi della spesa,le pubblicazioni sull’euro,4 anni di mobilitazione e blizt di controlli su prezzi già durante la prima fase di changeover con allegri arrotondamenti al rialzo da tutti tollerati,per verificare gli appelli inascoltati dei consumatori non solo al governo,ma anche alla burocrazia europea che non può rammaricarsi se ha tentato di costruire un’Europa del potere economico e dei banchieri,per questo senz’anima,lontana dall’Europa dei cittadini. I consumatori che hanno subito il salasso ed il trasferimento di ricchezza dalle grandi masse di cittadini a ristrette oligarchie che hanno potuto imporre prezzi e tariffe,sono gli unici ad avere le carte in regola per dare le proprie opinioni sull’euro,ma proprio per questo vengono tagliati fuori da un dibattito fatto a misura di oligarchi. Il Presidente Elio Lannutti Roma,6.6.2005

06/06/2005

Documento n.4698

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