EURO: ANCHE SANGALLI DI CONFCOMMERCIO RIMPIANGE LA MANCANZA DELLA DOPPIA CIRCOLAZIONE LIRA-EURO
EURO: ANCHE SANGALLI DI CONFCOMMERCIO, SI ISCRIVE A PIENO TITOLO ALLA CATEGORIA DEI COCCODRILLI (O CAIMANI), RIMPIANGENDO LA MANCANZA DELLA DOPPIA CIRCOLAZIONE LIRA-EURO,CHE PROPRIO IL SUO PREDECESSORE BILLE’ NON AVEVA VOLUTO, PERCHE’ FACEVA CONFONDERE GLI ESERCENTI, NEGANDO QUEI RINCARI EVIDENTI CHE SONO STATI FATTI DAI COMMERCIANTI. Anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli,con le sue dichiarazioni odierne sull’euro : ”occorreva mantenere la doppia circolazione lira-nuova moneta europea per diversi mesi e non interrompere subito come è stato fatto",si iscrive a pieno titolo, alla categoria dei coccodrilli (o Caimani) che piangono dopo aver digerito le loro vittime,ossia milioni di famiglie saccheggiate dal “caro-prezzi”. Fu proprio il patto Billè-Berlusconi ad impedire che in Italia (in netta controtendenza rispetto agli altri paesi europei), fosse mantenuta la doppia circolazione euro-lira, sia per non far perdere la memoria storica dei prezzi in lire, che per verificare a colpo d’occhio, ad es. il vero e proprio raddoppio della pizza margherita, che venduta il 31 dicembre 2001 a 6.000 lire,lievitasse misteriosamente a 6 euro nel gennaio 2002,o che un cono gelato, passato repentinamente nella primavera del 2002, a 2 euro dalle precedenti 2.00 lire dell’autunno 2001. Quel patto scellerato Confcommercio-Governo (riportato anche nell’unico libro sull’euro scritto in Italia), impedì anche di sanzionare con provvedimenti amministrativi e perfino di carattere penale, quelle speculazioni effettuate allegramente con il pretesto dell’euro,che hanno trasferito dalle tasche dei consumatori a quelle di coloro che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe,ben 60 miliardi di euro,il 5 per cento del PIL,con una politica di vera e propria rapina a danno del 90 per cento dei consumatori. Equilibrio e serenità nei giudizi non possono riuscire a nascondere la verità di allegri aumenti a catena, fatti dai commercianti (che Adusbef e Federconsumatori non criminalizzano),per rifarsi degli aumenti che subivano dalle tasse comunali (ICI,TARSU;ecc.), come dalle banche,dalle assicurazioni, dalle benzine e dagli altri sistemi di servizi monopolistici e/o oligopolistici nell’offerta di gas,elettricità ed altri servizi di pubblica utilità ,che mai come in questi anni,hanno fatto affari d’oro sulla pelle dei consumatori. Negare l’evidenza dei fatti,come il vero e proprio raddoppio di alcuni prezzi (lavaggio auto, parcheggio, cono gelato,pizza,sosta,musei,ecc), alcuni effettuati dagli esercenti,altri subiti, significa continuare a nascondere la testa sotto la sabbia e soprattutto a non rendere un buon servizio proprio alla causa di una categoria,costretta a speculare per difendersi dagli altri rincari,con il risultato di aver impoverito,con il combinato disposto,la stragrande maggioranza delle famiglie,che deve indebitarsi per sopravvivere. Adusbef-Federconsumatori Roma,16.3.200616/03/2006
Documento n.5817