ESPOSTO-DENUNCIA ALLA PROCURA DI ROMA: REATI DI CONCUSSIONE, ABUSO IN ATTI DI UFFICIO ?
COMUNICATO STAMPA RAIOPOLI: POSSIBILE CHE LA PROCURA DI ROMA,A FRONTE DI UNO SCANDALO COME QUELLO RILEVATO DALLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE, NON APRA D’UFFICIO UN’INCHIESTA ? ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI,RITENENDO GRAVISSIMA LA SITUAZIONE DESCRITTA DALLE TELEFONATE, CHE HA PROCURATO DANNI ENORMI ALLA RAI ED AL PUBBLICO DEGLI UTENTI ( CONDUZIONE DI ALCUNI PROGRAMMI APPARENTEMENTI APPALTATI SUI CRITERI DELL’APPARTENENZA POLITICA, INGRESSI A GO-GO DI NANI E BALLERINE,ECC.) INVIANO ESPOSTO-DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA CHIEDENDO DI VERIFICARE L’ESISTENZA DEI REATI DI CONCUSSIONE, ABUSO IN ATTI DI UFFICIO, VOTO DI SCAMBIO (ART. 416 TER C.P.). LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE HANNO INCHIODATO FAZIO,FIORANI, GNUTTI, CONSORTE,RICUCCI,CALCIOPOLI: LIMITARNE L’USO, SAREBBE UN SUICIDIO POLITICO. Adusbef e Federconsumatori, ritenendo che la Procura della Repubblica di Roma,a fronte della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche che hanno portato all’arresto di Vittorio Emanuele di Savoia ed altri imputati,avrebbe il dovere di aprire un’inchiesta d’ufficio, volta ad accertare l’esistenza di gravissimi reati avvenuti nella sua giurisdizione, hanno inviato oggi un esposto denuncia chiedendo di verificare ipotesi di reato quali il voto di scambio (art. 416 ter C.P.),la concussione, l’abuso in atti di ufficio. Adusbef e Federconsumatori, ritenendo gravissimi i comportamenti assunti dal servizio pubblico radio televisivo,che avvalorano i sospetti di parzialità a scapito della correttezza e della trasparenza dell’informazione in merito alla conduzione di programmi assegnati sulla base dell’appartenenza politica ed alla loro conduzione, con l’innesto dei cosiddetti “nani e ballerine”, che confezionano trasmissioni apparentemente taroccate, ad uso e consumo dei committenti spesso “padrini politici”, hanno chiesto alla Procura di verificarne la legittimità a partire dal 2004. Nonostante la Rai abbia fior di professionisti (pagati senza essere utilizzati), specie negli ultimi 2 anni, moltissimi programmi sono stati esternalizzati ed appaltati con criteri apparentemente non trasparenti a società di produzione esterne, come la Endemol, la Magnolia,la Bibi Ballandi, ecc.,che realizzano trasmissioni che non sembrano corrispondere alla missione anche di ordine pedagogico-educativo del servizio pubblico, a scapito della produzione interna sempre più ridotta, con grave nocumento alla qualità del servizio offerto. Adusbef e Federconsumatori, nel rappresentare il disagio di tantissimi cittadini che pagano il canone senza ricevere dalla Rai un servizio di qualità, hanno quindi chiesto alla Procura di Roma di fare piena luce anche sul regime degli appalti esterni per realizzare programmi e servizi di informazione e/o di intrattenimento, che la Rai potrebbe produrre autonomamente. Le due associazioni ritengono che il cosiddetto Tesoro della Corona, custodito nei forzieri di Bankitalia,invece di essere sdoganato come aveva richiesto come primo atto il Governatore Mario Draghi,debba essere confiscato ed imputato alla riduzione del debito pubblico per risarcire l’Italia dai danni prodotti dalla Monarchia (l’appoggio al fascismo,le leggi razziali del 1938, l’entrata in guerra a fianco della Germania nazista,ecc). Adusbef e Federconsumatori,infine, giudicano sbagliata la richiesta di abrogazione delle intercettazioni telefoniche, formidabile strumento di investigazione che ha consentito di inchiodare i vari Fazio,Fiorani,Consorte,Gnutti,Ricucci, di scoperchiare lo scandalo del calcio e scovare gli intrecci tra gli eredi dei Savoia ed i tanti faccendieri, che a vario titolo continuano a frodare i cittadini onesti ed a lucrare vantaggi e/o altre utilità, sul servizio pubblico di informazione. Elio Lannutti (Adusbef)- Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,19.06.200619/06/2006
Documento n.6097