ENEL-ENDESA: OPERAZIONE COSTOSA (30 MILIARDI DI EURO SENZA L’ESCLUSIVITA’ DEL CONTROLLO), RISCHIOSA E ...

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COMUNICATO STAMPA ENEL-ENDESA: OPERAZIONE COSTOSA (30 MILIARDI DI EURO SENZA L’ESCLUSIVITA’ DEL CONTROLLO), RISCHIOSA E CON CONDIZIONI CONTRATTUALI, FORSE CAPESTRO,CHE NON TUTELANO CERTO L’ENEL,NE’ FARANNO ABBATTERE TARIFFE ELETTRICHE TRA LE PIU’ CARE D’EUROPA. Dopo i plausi unanimi di Governo ed opposizione all’operazione Endesa e gli squilli di tromba e di fanfara da parte di una stampa economica molto distratta se non strabica, perchè non ha scavato a fondo i termini dell’acquisizione Enel, si scopre che un investimento di 30 miliardi di euro (contro i 4 miliardi di americani e messicani per ottenere la totalità del controllo di Telecom Italia),non è bastato a far ottenere il controllo esclusivo all’ex monopolista pubblico italiano,che incassa bollette elettriche tra le più care d’Europa. Il ritiro dei tedeschi dalla scalata, ha avuto come contropartita,che andassero ad E.ON alcune società elettriche, in Spagna, Francia e Italia, con la perdita della leadership mondiale nel settore delle energie alternative della società Viesgo, controllata spagnola di Enel, ceduta appunto come condizione per l’accordo,mentre il partner spagnolo Acciona si è garantita condizioni di favore, quindi capestro per l’Enel, anche per aver addossato al socio italiano il rischio finanziario dell'operazione. Qualora infatti si dovesse sciogliere l’alleanza di Enel con gli spagnoli,Acciona potrà esercitare, dal 2010 al 2017, l'opzione di vendere ad Enel (una sorta di polizza decennale di protezione del capitale) la propria quota al prezzo minimo di 41 euro ad azione (offerta dell’Opa), oppure potrà chiedere e ottenere le unità produttive che più le faranno comodo. Come scrive Hugo Dixon in un articolo pubblicato sulla Repubblica intitolato: La Pax Romana su Endesa dopo 20 mesi di dure battaglie”….. Il potere esercitato dal conglomerato spagnolo su Endesa sarà superiore a quello teoricamente corrispondente alla sua quota del 25%. Poco più del 50% di Endesa infatti sarà conferito a una nuova società, che a sua volta sarà controllata da Acciona con una quota anche in questo caso appena superiore 50%. Infine, sia nella nuova società che in Endesa, Acciona avrà un numero di consiglieri d'amministrazione pari a quello di Enel e ne nominerà i presidenti, ai quali spetterà il voto dirimente. Quanto a Enel, la società ha vinto la battaglia a caro prezzo, dovendo investire nell'operazione almeno 30 miliardi di euro senza con ciò avere il controllo esclusivo di Endesa, anche se questa cifra diminuirà via via che la società guidata da Fulvio Conti incasserà i proventi della vendita di alcune società minori a E.on….”. La classe politica ed economica italiana, plaude acriticamente ad un’operazione che costa 30 miliardi di euro,dopo aver incoraggiato i “capitani coraggiosi” ad acquisire Telecom Italia con i soldi delle banche; aver rinviato lo scorporo della rete di Telecom Italia, la cui separazione dai servizi offerti porterebbe la necessaria trasparenza; delegato al sistema bancario italiano il più costoso,vessatorio ed inefficiente,la soluzione delle crisi. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma, 4.4.2007

04/04/2007

Documento n.6517

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