DERIVATI:ADUSBEF,CHE AVEVA PRESENTATO ESPOSTI A 10 PROCURE POTIZZANDO REATO DI TRUFFA SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE A MILANO.ALTRE 9 PROCURE INDAGANO ?

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DERIVATI:ADUSBEF,CHE AVEVA PRESENTATO ESPOSTI A 10 PROCURE POTIZZANDO IL REATO DI TRUFFA SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE,CON L’AVV.MARISA COSTELLI,AL PROCESSO DI MILANO. ALTRE 9 PROCURE INTERESSATE DA ADUSBEF, INDAGANO. Oltre a Milano,che celebrerà il processo sui derivati truffa appioppati al Comune di Milano dove Adusbef,con l’avv. Marisa Costelli,presidente lombarda dell’associazione che ha ricevuto il mandato di costituzione di parte civile al giudizio aperto dall’egregio lavoro del PM Alfredo Robledo, ci sono anche altre Procure della Repubblica, (almeno 9) che hanno acceso un faro sulla clamorosa truffa dei derivati avariati appioppati disinvoltamente a centinaia di enti locali. Il 15 ottobre 2007 infatti, Adusbef ad integrazione degli esposti presentati alle Procure della Repubblica di Milano,Roma,Bari,Bologna,Firenze,Genova, Lecce, Napoli,Palermo,Torino l'11 luglio 2007, avevano chiesto di indagare le condotte delle banche,contrarie a correttezza e buona fede nell’esecuzione dei contratti ed alle prescrizioni della Legge n. 154/1992 (Norme per la trasparenza nei servizi bancari e finanziari) circa gli obblighi di trasparenza, di comunicazione e di informazione alla clientela. Conseguentemente Adusbef aveva chiesto di aprire un fascicolo sulle banche che avevano commercializzato i prodotti derivati a Comuni,Province e Regioni,ipotizzando i reati di truffa, abuso d'ufficio,truffa contrattuale,falso in atto pubblico e falso in bilancio, invitando le Autorità giudiziarie, nell'ambito delle rispettive competenze territoriali, allo svolgimento di tutte le indagini sottese ad accertare i riscontri ai reati ipotizzati, con riserva di costituirsi parte civile nell'eventuale istaurando procedimento penale. Banche italiane (40%) ed estere (60%) hanno infestato comuni di mezza Italia con i derivati avariati che secondo la recente indagine della Commissione Finanze del Senato e fonti del Tesoro avevano un nozionale complessivo,ossia il debito che le amministrazioni locali hanno deciso di trattare con i derivati, pari ad una quota di 35,5 miliardi di euro a fine 2009, una cifra che equivale ad un terzo dei 107 miliardi di debito pubblico che grava sui bilanci di regioni,comuni ed enti locali. Le inchieste a cascata aperte dalle Procure della Repubblica di tutta Italia e dalla Corte dei conti sui rapporti pericolosi tra banche e comuni sul terreno insidioso della finanza derivata, vera e propria clonazione surrettizia del denaro costruito sul nulla, hanno messo sotto la lente contratti per almeno 9,5 miliardi sparsi fra sette regioni, due province e 38 comuni (di cui otto capoluoghi) il 27% del debito pubblico locale derivato è sotto inchiesta. Adusbef che sui derivati ha intentato una strenua battaglia giudiziaria da oltre un decennio,è particolarmente lieta del primo processo mondiale aperto dalla Procura di Milano. I banchieri,che hanno rovinato molte imprese portate al fallimento ed indebitato per 30-40 anni milioni di contribuenti, secondo la falsa teoria che dal debito si possa guadagnare, devono cominciare a pagare penalmente per la loro smisurata avidità di guadagno e risarcire per i danni economici inferti ai cittadini.

18/03/2010

Documento n.8529

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