DERIVATI: ALLEVATI DAI DRAGHI,CRESCONO COME FUNGHI
COMUNICATO STAMPA G7: LE TURBOLENZE DEI MERCATI SCATENATE DA SUB PRIME E PRODOTTI DERIVATI, NON DOVEVANO ESSERE PREVENUTE DAL FINANCIAL STABILITY FORUM PRESIEDUTO DAL SIG.PROF.MARIO DRAGHI,CHE PONTIFICA IN ASSENZA DI CONTRADDITTORIO ? I GOVERNI ROMPANO CAPPA OMERTA’ E RICATTO DI BANCHE CENTRALI COLLUSE CON LE GRANDI BANCHE DI AFFARI, CHE BANCHETTANO SUI DESTINI DEL MONDO PIAZZANDO CARTA STRACCIA E PIRAMIDI FINANZIARIE EDIFICATE SULLA SABBIA, COL SIGILLO SORELLE DEL RATING,LORO SOCIE,CHE SI SPARTISCONO IL BOTTINO. Ancora una volta,come si ascoltano le preghiere del sommo Pontefice la domenica da San Pietro, la comunità finanziaria si sorbisce,senza alcun contraddittorio o reazione dialettica, le prediche del presidente del Financial Stability Forum al termine della riunione del G7, il quale ha solennemente affermato che:” Le banche di Italia, Spagna e Giappone sono tra le meno esposte nei confronti dei mutui subprime. In particolare, il fenomeno della immunità al morbo subprime ha una natura composita: la Spagna, ad esempio, ha avuto i suoi problemi con il Sud America, il Giappone ha dovuto fare i conti con la crescita economica stantia, mentre l'Italia, ha avuto i suoi problemi con Cirio e Parmalat e anche una bassa crescita. Ma il presidente del Financial Stability Forum, non è quel Mario Draghi,accusato di frode fiscale ai danni dello Stato italiano, lo stesso vice-presidente di una delle più grandi banche del mondo, quella Goldman Sachs che ha fatto fortuna,assieme ad altre banche di affari,con la creazione di piramidi finanziarie costruite sulla sabbia,montagne di carta straccia denominate prodotti derivati ? Mentre Enti locali,come Comuni Province e Regioni,hanno bilanci compromessi per trenta anni perché infarciti di prodotti derivati in perdita,appioppati dalle banche senza alcuna plausibile spiegazione,mentre gli imprenditori falliscono per precise responsabilità dei piazzisti bancari,che come nel gioco delle tre carte,hanno mandato a picco i loro bilanci,dopo averli allettato con guadagni di pochi spiccioli per qualche trimestre;,mentre tra il dicembre 2006 e metà giugno 2007, è stata registrata la crescita del 54,9 per cento dei prodotti derivati,per un ammontare di 9.640,9 miliardi di dollari, il signor Draghi,continua a pontificare come un imbonitore. Adusbef,che da un decennio denuncia il sopravvento dell’economia di carta straccia denominata derivati, pari a 450.000 miliardi di dollari,contro un Pil mondiale misuratore dell’economia reale di 45.000 miliardi di dollari, torna a chiedere, seppur inascoltata, una moratoria sulla mina vagante dei derivati,che distrugge le economie sane per far conseguire utili esclusivamente alle banche. ITALIA – CONTRATTI DERIVATI (ammontari nominali o nozionali in essere; miliardi di dollari) Fonte Bankitalia: rilevazione su campione banche italiane che rappresenta l’80 per cento del mercato dei derivati Fine dicembre 2006 Fine giugno 2007 Variaz. perc.le giugno 2007/dic.2006 TOTALE per derivati su cambi, tassi azioni e merci 6.225,2 9.640,9 + 54,9 Elio11/02/2008
Documento n.7134