DECRETO BERSANI: PER SCONFIGGERE L’EFFETTO EMULAZONE (TAXI) IL GOVERNO DEVE EFFETTUARE OGGI, URGENTI PRECETTAZIONI

in Comunicati stampa
DECRETO BERSANI: PER SCONFIGGERE L’EFFETTO EMULAZONE (TAXI) IL GOVERNO DEVE EFFETTUARE OGGI, URGENTI PRECETTAZIONI ! NON E’ PIU’ TOLLERABILE LA SERRATA DI FARMACISTI ED AVVOCATI, IN DISPREGIO DI ELEMENTARI REGOLE A GARANZIA DIRITTI CITTADINI. Per contrastare e sconfiggere l’effetto emulazione (i tassisti che hanno dato l’impressione di aver vinto con atti di teppismo) di categorie (come farmacisti ed avvocati), appena sfiorate dal decreto Bersani, il Governo (già nel CDM di oggi),deve dare un segnale forte al 90 per cento dei cittadini che approva le liberalizzazioni, e che stanno sopportando da oltre 30 giorni, sulla propria pelle e sulla propria salute, scioperi (o serrate) selvaggi, le cui modalità non trovano giustificazioni in uno stato di diritto. Adusbef e Federconsumatori, che avevano chiesto al Governo di non dare l’impressione della resa agli atti squadratici ben tollerai e coperti dei taxisti, e che avevano messo in guardia dall’effetto emulazione di altre categorie, tornano a chiedere tolleranza zero verso la serrata dei farmacisti, che può integrare,come richiesto nelle denunce alle Procure della Repubblica,ipotesi penalmente rilevanti, mediante una precettazione immediata. Se il Governo vuole andare avanti sulla strada delle riforme e delle liberalizzazioni appena iniziate con il decreto Bersani, non può tollerare che una sparuta minoranza di privilegiati farmacisti (16.000 quelli titolari di licenza) che si tramanda la concessione da padre in figlio,possa mettere a repentaglio la salute di milioni di consumatori, con una serrata le cui modalità sono già state dichiarate illegali dal Garante del diritto di sciopero. Se il Governo (che aveva inserito nel programma la riforma delle professioni) continua nella sua tolleranza verso l’illegalità,oltre a mostrare la sua debolezza ed un pericoloso precedente,rischia di procurare l’effetto domino su altre categorie, a loro volta autorizzate a ricorrere a forme di lotta illegale, per difendere i loro inaccettabili privilegi. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,28.7.2006

28/07/2006

Documento n.6239

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