DAVOS: L’ELITE CHE PARLA CON SE STESSA E SI ACCORDA CON I BANCHIERI PER FRODARE RISPARMIATORI E STATI SOVRANI. I GOVERNI DEMOCRATICI DISERTINO DAVOS

in Comunicati stampa
DAVOS: L’ELITE CHE PARLA CON SE STESSA E SI ACCORDA CON I BANCHIERI PER FRODARE MEGLIO RISPARMIATORI E STATI SOVRANI. I GOVERNI DEMOCRATICI DISERTINO PROSSIMO ANNO COSTOSE,INUTILI PASSERELLE A MISURA DI BANKSTER. Ogni anno,a fine gennaio dai primi anni settanta, circa 2.500 persone,(decine di presidenti, centinaia di ministri, governatori di banche centrali, direttori e giornalisti dei principali mezzi di comunicazione,dozzine di premi Nobel, scienziati e personalità del mondo accademico, imprenditori), raggiungono Davos, in Svizzera, per il Forum economico mondiale, un' organizzazione fondata nel 1971 dal professore tedesco Klaus Schwab. Per cinque giorni i partecipanti assistono a seminari e riunioni sui temi più disparati. Il summit di quest’anno dal titolo ambizioso: "Impegnati a migliorare lo stato del mondo",o quello affisso in tutte le sale riunioni, "Regole Condivise per la Nuova Realtà",nel Centro Congressi che accoglie tra le montagne dei Grigioni il Gotha del capitalismo globale, che annunciava il Medio Oriente quale prossimo motore della crescita mondiale, non è riuscito a prevedere, tra i tanti scenari socio economici, proprio la crisi del Medio Oriente e gli scontri sanguinosi che divampano in Egitto. “A Davos fra tanti guru della finanza, della tecnologia, dei mega-scenari socio-economici, non c´è una sola voce che sappia spiegare cosa accade esattamente nelle teste nei giovani egiziani, tunisini, giordani, yemeniti che si parlano attraverso Internet: un mondo sconosciuto, imprevedibile, che all´improvviso genera una ventata di paura” –ha scritto Federico Rampini,su Repubblica. Davos,il grande circo mediatico a misura della vanità dei partecipanti che monopolizza l’informazione globale, uno dei tanti strumenti in mano ai ricchi e ai potenti per difendere i propri privilegi,non per "migliorare la situazione del mondo", non è stato in grado di anticipare il crollo dell' Unione Sovietica, né di prevedere il crack finanziario degli anni 90,la crisi dei sub-prime, la recente crisi sistemica mondiale,né quanto accaduto in Tunisia e si sta verificando in Egitto o nello Yemen.. L' immagine di plurimiliardari, di banchieri e del Gotha del capitalismo globale affluiti in un paesino delle Alpi svizzere in un clima di euforia, che per quattro giorni ha snocciolato i dati di una rinnovata fiducia nell’economia globale,con banchieri gongolanti come, il capo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein tra i maggiori artefici della crisi sistemica, che si è appena triplicato stipendio e bonus a 14,6 milioni di dollari,o come Jamie Dimon della JP Morgan che tenta di spiegare come "restituire fiducia" agli investitori con meno tasse e meno regole, rappresenta una schiaffo per 30 milioni di disoccupati in più, dal 7 luglio 2007,data dell’ inizio della crisi dei sub-prime. Adusbef e Federconsumatori lanciano un appello ai governi democratici: dal prossimo anno non devono più offrire il loro autorevole avallo ad una elites finanziaria ed a banchieri senza scrupoli che si riuniscono nei fasti e nel lusso ogni anno a Davos per stabilire le migliori,truffaldine strategie a misura di avidi bankster,veri e propri padroni dell’Universo,plutocrati ed oligarchi che continuano ad agire ed a speculare con i derivati come e meglio di prima, per peggiorare lo stato nel mondo, migliorando il loro status e le loro scandalose retribuzioni. Intere generazioni senza futuro,che sopratutti in Egitto e nel Nord Africa lottano in queste ore per tentare di migliorare le proprie condizioni di vita,non possono più tollerare gli eccessi della finanza speculativa e di un circo mediatico che si svolge a Davos con l’avallo di Stati e Governi, che avrebbero al contrario il dovere di contrastare l’avidità di banchieri senza scrupoli, che si nutrono anche delle complicità delle banche centrali per conseguire affari in mercati privi di regole, sulla pelle dei risparmiatori e dei consumatori.

30/01/2011

Documento n.8835

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