Da Adusbef Marche (Avv. F. Bisello). Le associazioni dei consumatori: «Noi portiamo cifre, i commercianti solo parole»

in Comunicati stampa
Domenica 18 Settembre 2005 «Prezzi più cari, la nostra verità dà fastidio» Le associazioni dei consumatori: «Noi portiamo cifre, i commercianti solo parole» di MARCO DELLA FORNACE «Se i commercianti ce l’hanno con noi solo perché diciamo la verità, il problema è loro». La provocazione è del responsabile regionale dell’Adusbef, Floro Bisello. Una sorta di reazione alle parole del direttore provinciale della Confcommercio Amerigo Varotti e del segretario provinciale della Confesercenti Giancarlo Zuccarini. I rappresentanti delle due associazioni di categoria, nei giorni scorsi, hanno fortemente criticato lo sciopero della spesa, definendolo «inutile e demagogico». E hanno poi detto di essere «stanchi della campagna di aggressioni da parte delle associazioni dei consumatori. Il carovita non dipende da noi». «No? E allora da chi dipende? - rincara la dose Bisello - Il consumatore va dal commerciante e si trova di fronte prezzi spesso spropositati e al di sopra di ogni logica. Di chi è la responsabilità di tutto questo? Noi nelle nostre manifestazioni portiamo dei dati, se anche Confesercenti e Confcommercio hanno delle cifre per sostenere la propria posizione possiamo discuterle insieme. Ma se gli attacchi che ci arrivano sono soltanto a parole, mi sembrano più che altro sterili prese di posizione, usate solo per partito preso. Gli anelli più deboli della filiera inoltre, sono quelli del produttore e del consumatore. Sono i passaggi intermedi quelli speculativi. Non lo scopro io». Dopo lo sfogo poi, Bisello fa una precisazione: «Sia chiaro, io non ce l’ho con tutti i commercianti, ma solo con quelli che fanno i furbi. I prezzi sono sotto gli occhi di tutti e il successo dello sciopero della spesa significa che il problema è sentito dalla gente. Sono d’accordo poi quando si dice che il carovita è determinato anche dal costo dei servizi, delle tasse, della benzina e così via. La questione è complessa e delicata. Ciò che conta veramente è lanciare segnali chiari e decisi a questo governo». Dello stesso avviso è anche il presidente provinciale della Federconsumatori, Sergio Schiaroli: «Francamente - dice - non capisco questo voler creare polemiche per forza da parte delle associazioni dei commercianti. Fino ad oggi hanno permesso che i prezzi salissero alle stelle. Adesso si accorgono che anche i loro associati hanno dei problemi. Ovvio, non è solo colpa loro. Perchè però invece di metterci sempre l’uno contro l’altro non ci sediamo attorno a un tavolo e discutiamo insieme?». Chi non ha appoggiato lo sciopero della spesa, ma solo quello dei consumi e delle tariffe, è il coordinatore provinciale dell’Adiconsum Claudio Blasi: «In questo momento - spiega - occorre tampinare il governo per combattere l’aumento di tariffe, tasse e balzelli di luce, gas e così via. Per quanto riguarda gli altri prezzi invece una cosa è certa: c’è qualcosa che non va nelle parti intermedie della filiera». Il botta e risposta sul carovita continua. E si arricchirà di un ulteriore episodio. Per domani alle 11, infatti, la Confcommercio di Pesaro ha organizzato un incontro presso la sede di strada delle Marche, per analizzare la questione dalla prospettiva di chi “mette i cartellini”.

19/09/2005

Documento n.5057

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