DA ADUSBEF-MARCHE (AVV. F. BISELLO). ATTENZIONE AL LATTE DESTINATO ALL’INFANZIA CONTAMINATO DALL’ITX
ATTENZIONE AL LATTE DESTINATO ALL’INFANZIA CONTAMINATO DALL’ITX E’ stato posto in essere un maxi-sequestro di latte contaminato a seguito di un’ordinanza di sequestro firmata dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, ove a tutt’oggi è pendente un procedimento penale; - dalle prime indagini risulta che il latte è stato contaminato dall’ITX, un fissante della vernice utilizzata sulle confezioni, nei prodotti Nestlé Mio, Mio Cereali, Nidina 2, Nidina 1 e nei prodotti Milupa Aptamil2; - i primi sequestri sono iniziati nelle Marche dove il presidente della Regione, Gian Maria Spacca, spiega che «la presenza di ITX (150 mcg per litro) è stata rilevata nelle confezioni» «dall’ARPAM di Ascoli Piceno, in un prelievo del 27 settembre»; - si precisa che nella Regione i primi sequestri sono scattati il 26 ottobre, ma soltanto il 9 novembre sono avvenuti a livello nazionale; - si precisa ulteriormente, che il 22 novembre 2005 è scattato il maxi-sequestro di 30 milioni di litri di latte Nestlé e il 24 novembre 2005 sui prodotti Milupa che, nonostante fosse stata avvertita dall’11 ottobre 2005, si era rifiutata di ritirare il prodotto dal mercato, mentre in Francia, Spagna e Portogallo le confezioni sono state ritirate direttamente dai produttori; - la Nestlé tramite organi di stampa si scusava e faceva sapere che «in base alle dichiarazioni del fornitore delle confezioni e a un’analisi rigorosa effettuata sui dati disponibili da enti indipendenti, non si ritiene che la presenza di ITX rilevata nei prodotti analizzati costituisca un rischio per la salute», fatto sta che il prodotto è stato ritirato e sostituito dalla Nestlè stessa; - il Ministro dell’Agricoltura, Giovanni Alemanno, ribatteva testualmente, sempre tramite organi di informazione, trovando «incredibile che soggetti particolarmente indifesi, come i bambini, siano sottoposti a rischi tanto grandi su un prodotto così diffuso come il latte. Oltre a proseguire i controlli, bisognerà accertare subito quali danni possa causare, se usato per un tempo prolungato, il composto chimico che ha contaminato il latte e intervenire con le cure appropriate»; - d’accordo col ministro l’associazione nazionale dei coltivatori diretti, Coldiretti, che denuncia che «con un aumento di prezzo fino a 16 volte nel passaggio dalla stalla al biberon è particolarmente grave che vi siano dubbi sulla qualità finale del latte messo in vendita; un litro di latte che alla stalla viene pagato 0,33 euro viene a costare fino a 5,5 euro nel biberon». Altresì, Greenpeace trova «scandaloso che si sia dovuti arrivare a un intervento di un corpo di polizia per bloccare un prodotto che potrebbe far male ai bambini». Medesime posizioni prendevano le maggiori associazioni a difesa dei consumatori Adusbef, Federconsumatori ed altre; - il prodotto per uso commerciale (ITX)è una miscela degli isomeri 4-isopropil- e 2-isopropil-, dove il gruppo -CH-(CH3)2 è considerato da studi scientifici essere irritante per gli occhi, la pelle e l’apparato respiratorio, come per altro di seguito viene meglio illustrato. GLI EFFETTI DELLA SOSTANZA SULL’UOMO - Nonostante le rassicurazioni provenienti dalle fonti più svariate, segnaliamo alla Procura della Repubblica competente, i gravi effetti che il solo maneggiare la sostanza ha prodotto in 6 operai che la stavano usando allo stato puro. La fonte è attendibilissima ma inquietante: PESTICIDE AND TOXIC CHEMICAL NEWS l’autorevole rivista dei chimici americani: - il portale degli universitari italiani, http://www.Universinet.it, ha scoperto e pubblicato un articolo scientifico tratto dalla prestigiosa ma dal nome inquietante " PESTICIDE AND TOXIC CHEMICAL NEWS",rivista del settore chimico americano pubblicata ad oltre 30 anni, che riporta il caso di intossicazione di operai che usavano l’ITX già nel 1999 e che portò a rivedere le norme di sicurezza per l’uso di questa sostanza, introducendo l’uso di guanti, stivali, occhiali e tute impermeabili; - in breve, si tratta di una sostanza cd. fotosensibilizzante, gli operai per fortuna non gravi, ebbero una serie di irritazione alle pelle dopo aver usato l’ITX ed essersi esposti al sole. "In particolare traduciamo ... macchie e arrossamenti ...." - ITX è un mix 80% 2-isopropylthioxanthone (CAS No. 5495-84-1) and 20% 4-isopropylthioxanthone (CAS No. 83846-86-0). ... Sei operai ebbero arrossamenti della pelle sul collo e sulla testa dopo aver usato il prodotto ed essere stati esposti alla luce del sole; - l’arrossamento di cui sopra è apparso subito dopo l’esposizione alla luce del sole ed è rimasto per circa un giorno, senza ulteriori conseguenze dichiarate. - Tale situazione di allarme e di incertezza sta causando in tanti genitori un danno ingiusto, in quanto sono oltremodo preoccupati per la salute del propri bambini, pregiudicandone le funzioni naturali nella dimensione biologica, psicologica e sociale; invero, i genitori sono gravemente turbati dal rischio che i figli, in conseguenza dell’assunzione periodica del latte Nestlè, possano subire allergie alimentari o altre patologie; - rileviamo, altresì, che la tutela della salute è compresa non solo nell’art. 32 della Carta Costituzionale, ma anche nella normativa nazionale, citiamo a tal proposito la legge n. 281/98, il Codice del Consumo (D. Lgs. n. 206/2005); - la protezione della salute, poi, e la necessità di garantire un elevato grado di tutela della stessa trova fondamento nell’art. 129 del Trattato di Amsterdam (ratificato con la legge n. 209/98), nell’art. 35 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01); - il Regolamento CE n. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, inoltre, ribadisce tali principi, stabilendo il principio di precauzione ed i requisiti di sicurezza degli alimenti. ADUSBEF - MARCHE RESPONSABILE REGIONALE AVV. FLORO BISELLO07/03/2006
Documento n.5787