CRISI:A SETTEMBRE CIRCA 500 MILA FAMIGLIE CON TITOLI IN DEFAULT,COSTRETTI A PAGARE BOLLO SU RISPARMI IN FUMO, COME LEHMAN,TANGO BOND,ALITALIA !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI:A SETTEMBRE CIRCA 500 MILA FAMIGLIE CON TITOLI IN DEFAULT,COSTRETTI A PAGARE BOLLO SU RISPARMI IN FUMO, COME LEHMAN,TANGO BOND,ALITALIA ! GOVERNO HA IL DOVERE DI EVITARE CHE OLTRE AL DANNO,SI CONSUMI LA BEFFA La patrimoniale mascherata sul risparmio, molto più grave del famigerato 6 per mille sui depositi bancari e postali introdotta dal governo Amato nel 1992, ha colpito i risparmiatori che hanno una custodia titoli in banca (escludendo bancoposta), con l’introduzione di una imposta di bollo sui depositi titoli, ferma a 34,2 euro l’anno sotto i 50 mila euro, 70 euro al superamento di questa soglia e fino a 150.000 euro, quindi a 240 euro nella fascia da 150 mila euro fino a 500.000 per attestarsi a 680 euro dai 500 mila euro in su nel biennio 2011- 2012. Dal 2013 tale patrimoniale, con le stesse soglie, passerà rispettivamente a 150 euro,230 euro, 780 euro e 1.100 euro l’anno, con un incremento dei bolli, rispetto ai valori attuali, da un minimo del 338,60 per cento ad un massimo del 1.011,11 per cento, con un gettito previsto del tributo pari a 721 milioni nel 2011, a 1,3157 miliardi nel 2012, ben 3,5813 miliardi nel 2013 ed una media di 2,4 miliardi a partire dal 2014 e per gli anni successivi. Tale imposta di bollo,oltre a gravare sui risparmiatori che invece di essere premiati perché sottoscrivono i titoli di Stato quali,Bot,Btp,Cct, Ctz,vengono al contrario puniti facendoli allontanare dalle nuove emissioni dei titoli pubblici per emigrare in altre forme di investimento, come ad esempio il risparmio gestito o i conti di deposito come Arancio,Mediolanum,Che Banca,ecc., in una scelta sbagliata e masochistica, colpirà anche i risparmiatori che già oggi sono costretti a pagare custodie titoli, su risparmi depositati che non hanno alcun valore perché andati in fumo, nella lunga catena di crack,scandali e dissesti finanziari ed industriali che hanno colpito almeno 1 milione di famiglie,che hanno subito il fenomeno del “risparmio tradito” caratterizzato da crac finanziari ed industriali, che hanno perduto parzialmente o totalmente il frutto del loro sudato risparmio, spesso per precise responsabilità delle banche che hanno collocato bond “bidone” o titoli già all’origine avariati, senza informazione compiuta sul rischio dell’investimento. Adusbef e Federconsumatori chiedono quindi al Governo che siano esonerati circa 500 mila custodie titoli di risparmiatori bidonati, facenti parte di quell’esercito di un milione di famiglie coinvolte nella perdita del proprio risparmio (bond argentini, Cirio, Parmalat, Giacomelli, Lehman Brothers, eccetera) per un controvalore di 50 miliardi di euro nell’ultimo decennio,che oltre al danno della perdita dei loro soldi, non per avidità di guadagno né per una scelta di rischio consapevole, ma perché gli operatori finanziari e soprattutto le banche, in cui i risparmiatori avevano riposto piena fiducia, hanno consigliato loro strumenti finanziari descritti come “prodotti sicuri” che poi invece sono risultati rischiosissimi, come i bond argentini, dati ad oltre 450.000 famiglie, che hanno poi perso così in gran parte i due terzi dei risparmio affidato, in altri casi la totalità, come ad esempio le azioni Alitalia diventate carta straccia.

22/08/2011

Documento n.9023

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