CRISI: NUOVI PROBLEMI ALL'ORIZZONTE. ECONOMISTI,BANCHE CENTRALI,AGENZIE RATING, MASSIMI ARTEFICI DELLA CRISI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI: IN PIENA SINTONIA COL GOVERNATORE DRAGHI,SUI “NUOVI PROBLEMI ALL' ORIZZONTE”, DISACCORDO SU ASSOLUZIONE ECONOMISTI RESPONSABILITA’ GRAVI. Adusbef e Federconsumatori dichiarano perfetta sintonia con l’analisi del Governatore Draghi in merito ai nuovi problemi all’orizzonte ereditati dalla crisi, compresa la necessità "di uscire dalle misure eccezionali di sostegno alle economie", il rientro "da tendenze alla lunga insostenibili dei debiti pubblici e come disegnare nuove regole per il settore finanziario", specie nel passaggio che indica l’esigenza di "contenere il problema dell'azzardo morale", da parte di banchieri biscazzieri che continuano ancora oggi a mettere a repentaglio la stabilità finanziaria globale mediante swap,derivati e speculazioni su petrolio,finanza e materie prime con la creazione del denaro dal nulla, per conseguire l’unica finalità di utili impropri sulla pelle del mercato e dei consumatori. I rischi dell’ingegneria finanziaria dopo il crack di Lehman Brothers e del colosso assicurativo AIG, salvato dal governo americano con 182,5 miliardi di dollari in assenza di quelle regole che anche i Governatori delle banche centrali (Draghi in primis in qualità di presidente del Financial Stability Forum) dovevano promuovere e non lo hanno fatto,tornano a salire come prima, con volumi dei titoli tossici OTC (Over the Conter) scambiati al di fuori dei mercati regolamentati, che hanno raggiunto l’ammontare nozionale di 445.312 miliardi di dollari,ossia nove volte il Pil mondiale. I derivati più diffusi,quelli sui tassi di interesse,sono passati infatti da 403 miliardi di dollari del 2008 a 414 miliardi di dollari al giugno 2009 mentre i CDS hanno raggiunto un valore nominale di 31.223 miliardi di dollari, senza che i banchieri centrali sentano la necessità di rendere trasparenti questi strumenti con la quotazione su mercati regolamentati, assecondando i desiderata dei banchieri che vedono come il fumo negli occhi trasparenza e quotazione: mentre la disoccupazione mondiale creata dalla bolla speculativa dei bancarottieri viaggia ad una media del 10%, gli utili delle banche di affari tornano come prima e Goldman Sachs,una delle più attive nella finanza speculativa, destina oltre 20 miliardi di dollari alla voce bonus e compensi,eguagliando il record dei compensi elargiti nel 2007 anno precedente la grande crisi. Non siamo d’accordo con il Governatore Draghi sulla difesa d’ufficio degli economisti,che non hanno avuto alcun sentore della crisi e qualora l’avessero avuto,hanno nascosto la testa dall’altra parte per non disturbare i governanti di turno, specie statunitensi che volevano rilanciare l’economia sui debiti,senza averne mai determinato né le dimensioni né la natura della grande recessione provocata dall’ingegnerai finanziaria applicate alle banche. Proprio per questo Adusbef e Federconsumatori hanno aperto la caccia ai colpevoli che si chiamano banchieri avidi,agenzie di rating colluse,banche centrali distratte ed economisti disattenti, chiedendo perfino all’accademia di Svezia di non assegnare il premio Nobel per l’Economia, perché il “pogrom di economisti", che sta ad indicare le sommosse popolari e le successive devastazioni avvenute soprattutto al tempo degli Zar di Russia con il consenso - se non con l'appoggio - delle autorità, è il termine più appropriato per indicare la rabbia dei risparmiatori e delle famiglie impoverite ed affamate dall’avidità dei banchieri. Con l’unica differenza che non si registrano spedizioni punitive come quelle avvenute nel Medioevo numerosi episodi avvenuti nel corso del Medioevo, come reazioni spontanee della popolazione verso banchieri e Governatori.

22/10/2009

Documento n.8246

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