CRISI: FANTASIOSI ESORCISMI DA STREGONI SPIRAGLI SUPERAMENTO INTRAVISTI DA GOVERNO E CONFINDUSTRIA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI: FANTASIOSI ESORCISMI DA STREGONI SPIRAGLI SUPERAMENTO INTRAVISTI DA GOVERNO E CONFINDUSTRIA, CHE NON AIUTANO LA RIPRESA ECONOMICA. GUARDARE IN FACCIA LA REALTA,PASSANDO AL MICROSCOPIO BILANCI BANCHE. La gravissima crisi finanziaria che ha avuto genesi ed epicentro negli Stati Uniti con la creazione del denaro dal nulla, spacciando montagne di piramidi finanziarie di derivati pari ad oltre 700.000 miliardi di dollari di soli OTC (Over the counter) scambiati al di fuori dei mercati regolamentati, dovrà ancora dispiegare in pieno i suoi effetti sull’economia reale europea ed italiana,con forti ripercussione sulla vita dei lavoratori,delle loro famiglie e sui bilanci delle imprese, specie quelle bancarie, che mai come stavolta devono essere passati al microscopio,per evitare usuali abbellimenti, se non vere e proprie manipolazioni di asset tossici,poste contabili ed iscrizioni dei titoli cartolarizzati. Adusbef e Federconsumatori ritengono fantasiosi esorcismi da stregoni gli spiragli di superamento della fase acuta della crisi intravisti da Governo e Confindustria, che arriverà ineluttabilmente tra il secondo semestre del 2009 ed il primo del 2010, falcidiando migliaia di posti di lavoro ed indebolendo ancora di più il Pil,i bilanci famigliari e la tenuta delle piccole e medie imprese, letteralmente strozzate dalle banche. Non è nascondendo la testa sottola abbia o edulcorando la realtà con sapienti manipolazioni mediatiche e spot improntati alla fiducia,che si affrontano e si superano gli effetti funesti di teorie economiche fondate sulla corsa ai debiti,con famiglie costrette ad assumere,senza neppure la modica quantità, le carte di credito come droga, dalle quali bisogna disintossicarsi per recuperare una realtà fatta di sudore e fatica,non ipotecando con i debiti il futuro proprio e dei figli. L’ottimismo di maniera della presidente Emma Mercecaglia,per allinearsi al Governo, è smentito dalla stessa Confindustria della Regione più industrializzata d’Italia qual è il Piemonte, le cui imprese non vedono all’orizzonte alcun segnale di miglioramento, ma le cui attese restano improntate al pessimismo per l’intero anno. . Secondo Confindustria Piemonte infatti, "con ogni probabilità la recessione é destinata a protrarsi per tutto il 2009, coinvolgendo gran parte del tessuto industriale e del territorio regionale". "Le indicazioni raccolte dal nostro sondaggio - afferma la presidente di Confindustria Piemonte Mariella Enoc, commentando i risultati dell'ultima indagine trimestrale - riflettono la situazione di grande preoccupazione e disagio delle nostre imprese che devono fronteggiare un forte calo delle vendite sul mercato interno ed estero". Dopo la marcata flessione di dicembre, i principali indicatori rimangono attestati sui minimi storici. In particolare, il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla produzione scende a -48,1 punti da -46,1 dello scorso trimestre. Era dal 1975, durante la crisi petrolifera, che l'indicatore non faceva registrare valori altrettanto negativi. Toccano il minimo storico il tasso di utilizzo degli impianti, che scende ancora rispetto a dicembre (da 67,9% a 61,6%), e il mercato del lavoro. Anche il saldo ottimisti-pessimisti relativo alle previsioni occupazionali peggiora rispetto a dicembre, passando da -28,6 a -32,8 punti e toccando il minimo storico”. Invece di spacciare previsioni economiche favorevoli controproducenti per le stesse imprese associate, Confindustria avrebbe il dovere di promuovere meccanismi virtuosi di mercato, evitando di difendere cartelli e monopoli e rimovendo quel veto antistorico posto sulla class action, la cui mancata introduzione indebolisce non solo i cittadini consumatori e la loro capacità di autotuela,ma anche le imprese più corrette ed innovative,che nulla hanno da spartire con gli imbroglioni.

21/04/2009

Documento n.7887

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