CRISI DEI MERCATI: I SACERDOTI DELL'ORTODOSSIA MONETARIA COME DRAGHI,TRICHET E BERNANKE,HANO FALLITO E DOVREBBERO PAGARE I DANNI PROVOCATI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI DEI MERCATI: ASSEGNARE ALLE BANCHE CENTRALI, GUARDIANI E DIRETTI COMPLICI DELLA SPECULAZIONE, L’AMPLIAMENTO DELLA DIFESA DELLA STABILITA’ FINANZIARIA, E’ COME METTERE I TOPI A GUARDIA DEL FORMAGGIO. SOLO UN NUOVO ORDINE MONETARIO CHE SPAZZI VIA L’OLIGARCHIA FINANZIARIA E LA DOTTRINA DEI DERIVATI,POTRA’ SALVARCI DAI DISASTRI. L’ampliamento della difesa della stabilità finanziaria alle banche centrali richiesta oggi dal Governatore di Bankitalia Draghi, che per dodici mesi ha negato gli effetti della crisi dei sub-prime per dare coperture ed ossigeno alla banche di affari ed alla speculazione, artefici ed attori della crisi con la complicità delle autorità monetarie, è come mettere i topi a guardia del formaggio, gli agnelli a difesa di branchi di lupi affamati che si sono nutriti di lacrime e sangue di sudato risparmio di milioni di cittadini. Di fronte alla crisi dei mercati internazionali, provocata da banche centrali che hanno adottato la leva monetaria e l’allegra finanza derivata, “valutare se gli strumenti attualmente disponibili per mantenere la stabilità finanziaria sono adeguati e se è possibile superare le resistenze economiche e politiche a un ampliamento del ruolo delle banche centrali nella difesa della stabilità finanziaria”, avanzata da Draghi, è una richiesta spudorata,provocatoria ed irricevibile da parte del presidente del Financial Stability Forum,che fino al giugno 2008 ha sempre negato gli effetti gravi della crisi iniziata nel giugno 2007 con la cartolarizzazione di sub-prime, già avariati alla fonte. Non è neppure positiva la decisione della Bce che il 3 luglio ha deciso di aumentare i tassi al 4,25%,non «per affrontare l’accresciuto rischio di effetti di second round sulle retribuzioni e sulla fissazione dei prezzi interni e per riaffermare il proprio impegno a ripristinare la stabilità dei prezzi», ma per addossare a lavoratori,pensionati e ad un esercito di indebitati con banche e finanziarie i costi di allegre politiche monetarie di Fed e BCE, che hanno privilegiato la speculazione e la finanza derivata rispetto alla stabilità di una economia basata sulla produttività ed i valori reali della produzione. La credibilità e la fiducia dei cittadini e dei consumatori che hanno risposto ad un sondaggio dell’Adusbef rispetto alle autorità monetarie,alle banche ed alle istituzioni finanziarie, è ai minimi storici, che hanno raddoppiato la sfiducia rispetto al giugno 2007: se in precedenza 4,5 su 10 che hanno risposto al questionario non si fidavano di banche,finanziarie e BCE, un anno dopo, 9 su dieci non si fidano di loro. “Una manovra tempestiva, che permetta il mantenimento delle aspettative di inflazione sotto controllo, è certamente preferibile alle tardive, violente correzioni operate in molti paesi decenni addietro” è una frottola,una favola raccontata da Draghi secondo la quale,all’indomani del rialzo dei tassi BCE,le misure delle aspettative di inflazione derivate dai mercati finanziari hanno smesso di crescere, essendo notorio che l’inflazione galoppante che erode i redditi delle famiglie,in maniera particolare in Italia, continua crescere per effetto della speculazione delle banche di affari sui mercati e sui prezzi di energia ed alimentari. Solo una riforma dell’ordine monetario, una nuova Bretton Woods che Adusbef si augura venga inserita nella sessione del G8 organizzato dal Governo italiano alla Maddalena il 1 luglio 2009, potrà attenuare gli effetti di una crisi provocata dai sacerdoti dell’ortodossia delle banche centrali e da una oligarchia finanziaria irresponsabile,che dopo aver provocato disastri, banchettano sulle rovine, facendo finta di trovare le ricette utili alla soluzione, che oltre ad aggravarla serve ad impoverire ulteriormente le popolazioni ed alimentare i profitti di banche e noti speculatori. Elio Lannutti

18/07/2008

Documento n.7415

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