CRISI: BCE E CONFCOMMERCIO, CASSANDRE INTERESSATE, EDULCORANO DURA REALTA’ DI MILIONI DI FAMIGLIE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI: BCE E CONFCOMMERCIO, CASSANDRE INTERESSATE, EDULCORANO DURA REALTA’ DI MILIONI DI FAMIGLIE, CHE HANNO RINUNCIATO O RIDOTTO I GIORNI DI VACANZE, SIA PER MANCANZA DI REDDITI, CHE DI SPERANZA NEL FUTURO. A partire dal 2002, data di entrata in vigore dell’euro, si è concretizzata la più alta speculazione su e tariffe prezzi mai registrata in precedenza, un’autentica rapina a danno delle famiglie consumatrici a reddito fisso il cui devastante effetto di trascinamento continua ancora oggi, con un trasferimento di ricchezza di 139 miliardi di euro,dalle tasche dei cittadini che subiscono prezzi e tariffe,alle tasche di coloro che hanno la possibilità di determinarli, sia per gli omessi controlli di comitato euro e Banca Centrale che per la rapacità di molti,tra i quali i commercianti,che hanno letteralmente raddoppiato i prezzi di alcuni beni con la teoria di 1.000 lire/1 euro. A distanza di sette anni, le stesse cassandre interessate che hanno determinato l’impoverimento dei redditi delle famiglie, come BCE e Confcommercio, vorrebbero far credere che la crisi sarebbe alle spalle, che la nottata sia passata per indurre le stesse famiglie, letteralmente rapinate dai rincari e ritocchini, che nel 2010 ci sarebbe la crescita economica con un consolidamento nel 2011, inviando messaggi tranquillizzanti su una ripresa dell’economia che non c’è. I numeri di vera e propria cabala sciorinati da Confcommercio, neppure buoni per il Superenalotto, sottostimati perfino con le previsioni del Governo, prevedono una diminuzione del Pil del 4,8% per il 2009, contro 5,1 del DPEF, con una crescita dello 0,6% nel 2010 e dello 0,8% nel 2011,e con un calo anche nei consumi che si fermeranno a un -1,9% quest'anno, per poi crescere dello 0,6% nel 2010 e nel 2011, con una crisi (in precedenza sempre negata) che è "stata più profonda e di maggiore durata di quanto ci si aspettava. Se i soloni di Bce e Confcommercio volessero davvero affrontare e lenire gli effetti devastanti della crisi,il cui picco dovrà ancora dispiegarsi nell’ultimo quadrimestre del 2009,con licenziamenti a catena, chiusura di centinaia di migliaia di piccole e medie imprese e conseguenti licenziamenti e con le famiglie che dovranno rateizzare perfino l’acquisto dei libri per mandare i figli a scuola o le rette per gli asili nido, devono professare meno ottimismo di facciata per assecondare i desiderata dei Governi e fare più fatti concreti. BCE istititusica un immediato coordinamento con le altre banche centrali per stroncare le speculazioni finanziarie su materie prime e petrolio, che la madre di tutte le banche di affari come Goldman Scahs, vuole portare ad almeno 90 dollari a barile per la fine dell’anno,con la complicità diretta dei Trichet,dei Bernanke ed altri oligarchi delle banche centrali così come dei Governi spesso loro succursali di riferimento, guadagnando così miliardi di dollari su swap e derivati, sulla pelle del mercato e dei consumatori. Confcommercio, che ha goduto di enormi privilegi dall’introduzione dell’euro in virtù degli omessi controlli del Governo sulle dinamiche speculative,se vuole aiutare la ripresa dei consumi,avrebbe l’obbligo di tagliare quei prezzi, allegramente raddoppiati con lo schangeover, di almeno il 40%, per sollecitare le famiglie, che non possono continuare nella politica dei consigli degli acquisti ricorrendo all’indebitamento, ad effettuare compere che oggi non ci sono sia per il caro prezzi, che per la mancanza di redditi e di speranza nel futuro.

17/08/2009

Documento n.8127

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