CREDITO AL CONSUMO: RITIRATO AL CDM IL DECRETO DI RIFORMA,OSTILE ALLE FAMIGLIE..

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COMUNICATO STAMPA CREDITO AL CONSUMO: RITIRATO AL CDM IL DECRETO DI RIFORMA,OSTILE ALLE FAMIGLIE,VERA E PROPRIA ISTIGAZIONE AL DEBITO,CHE INNALZAVA A 100.000 EURO,DAGLI ATTUALI 31.000 EURO,LA SOGLIA DEL CREDITO AL CONSUMO. ADUSBEF APPREZZA L’UTILE RAVVEDIMENTO OPEROSO DEL GOVERNO E RINGRAZIA ALCUNI MINISTRI, CHE SI SONO BATTUTI PER EVITARE IL PEGGIO. Mentre gli italiani sono indebitati ufficialmente per 300 miliardi di euro, pari ad oltre 14.000 euro a famiglia,la maggior parte dei quali per mutui per l’acquisto di abitazioni, passati da 228,5 a 247, 7 miliardi,il ministero dell’Economia per istigare a contrarre nuovi debiti e favorire sfacciatamente banche e finanziarie, aveva presentato al Consiglio dei Ministri di oggi, una riforma che voleva aumentare la soglia del credito al consumo fino a 100.000 euro,dagli attuali 31.000 euro. Adusbef che era stata convocata dal vice ministro Pinza assieme ad altri soggetti ed associazioni dei consumatori, con la finalità di concertare la riforma al tavolo di consultazione presso il ministero dell’Economia, aveva espresso una netta contrarietà ad aumentare la soglia del credito al consumo da 31.000 a 100.000 euro,sia perché era una chiara istigazione a far indebitare famiglie già al collasso,che rischiano di cadere nella rete dell’usura,sia per gli elevati tassi di interesse richiesti per finanziamenti del credito al consumo,pari ad una media del 12 per cento, a fronte di tassi sui mutui, che per la stessa entità raggiungono oggi il 5,70 per cento, per i tassi fissi. Il decreto dettato dagli esclusivi interessi delle banche che doleva essere approvato alla chetichella,scavando un ulteriore fossato tra i consumatori ed il Governo, è stato per fortuna ritirato oggi al Consiglio dei ministri e per questo, Adusbef ringrazia alcuni ministri che si sono battuti,tra i quali Antonio Di Pietro ed Alfonso Pecoraro Scanio . La concertazione non è un esercizio sterile di far finta di ascoltare le opinioni dei soggetti convocati al tavolo,per poi continuare fare quel che si aveva già in mente,senza tener conto dei pareri espressi: se era questo che voleva l’on. Pinza,si trattava di una vera e propria presa in giro inaccettabile, alla quale Adusbef si rifiuta di partecipare,visto che tutte le associazioni di consumatori presenti, avevano espresso parere contrario ad aumentare il tetto entro i 100.000 euro,ma addirittura a ridurlo. Il Governo,nonostante abbia affidando al “veltronismo di celluloide”, contiguo al Governatore Draghi ed agli uomini di Goldamn Sachs,il rilancio della sua azione, sempre più nemico dei cittadini consumatori, anche con una riforma del credito al consumo inaccettabile,confezionata ad uso e consumo di banche e finanziarie,per costringere i cittadini ad indebitarsi ulteriormente,con il rischio di cadere nella rete dell’usura, ha attuato oggi un apprezzabile ravvedimento operoso al quale diamo volentieri atto. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,28.6.2007

28/06/2007

Documento n.6659

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