CRACK PARMALAT: SI AVVICINA LA RESA DEI CONTI PER LE BANCHE.
COMUNICATO STAMPA CRACK PARMALAT: L’ACCORDO CON INTESA SAN PAOLO PER 310 MIL. EURO, SPIANA LA STRADA AD UNA POSSIBILE AZIONE RISACITORIA COLLETTIVA PER RISPARMIATORI ED AZIONISTI TRUFFATI DALLE DUE BANCHE. L’accordo tra Parmalat e Intesa SanPaolo,che corrisponderà un importo complessivo di 310 milioni di euro ,con le due società che hanno raggiunto accordi transattivi di tutti i reciproci rapporti e pretese relativi al periodo antecedente la dichiarazione d'insolvenza della stessa Parmalat (dicembre 2003), con rinuncia a tutte le azioni revocatorie e risarcitorie già promosse ed eventualmente proponibili nei confronti della banca, apre la strada ad una doverosa azione collettiva,che tuttavia Adusbef e Federconsumatori si riservano di presentare in Tribunale dal 1 luglio 2008,dopo una doverosa e meticolosa analisi legale,già affidata a primari giuristi. Se Intesa San Paolo eroga un importo di 310 milioni di euro a Parmalat per chiudere qualsiasi contenzioso, riconosce che ha procurato seri danni non solo all’azienda – che risarcisce- ma anche ai risparmiatori ed azionisti, oltre 140.000 complessivamente frodati per un controvalore di 14 miliardi di euro, che occorre risarcire nella loro totalità. Adusbef e Federconsumatori hanno già dato mandato a primari studi legali esterni,oltre al proprio staff di avvocati, di verificare la fondatezza giuridica di una mezza dozzina di class action, da promuovere prevalentemente contro le banche, che hanno truffato,finora impunemente, 1 milione di risparmiatori per un controvalore di 50 miliardi di euro.22/12/2007
Documento n.7025