CRACK LEHMAN: NEL SILENZIO DI BANKITALIA,MINISTERO ECONOMIA, AUTORITA’ VIGILANTI,BANCHE (UNICREDIT-INTESA) ESPOSTE CON BOND DI 3,2 MILIARDI DI EURO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRACK LEHMAN: NEL SILENZIO DI BANKITALIA,MINISTERO DELL’ECONOMIA, AUTORITA’ VIGILANTI E NELLA PESANTE CENSURA PREVENTIVA DELLE BANCHE COINVOLTE, ADUSBEF INFORMA CHE HVB AG (UNICREDIT) E BANCA IMI-SAN PAOLO (INTESA) HANNO ACCOMPAGNATO SUI MERCATI OBBLIGAZIONI LEHMAN PER 3,2 MILIARDI DI EURO, SCADENZA DAL 3.11.2008 FINO AL 16.1.2014. UNICREDIT BANCA MOBILIARE CO-LEAD MANAGER COLLOCAMENTO DEI BOND. ADUSBEF HA INVIATO ESPOSTI ALLE PROCURE. Mentre il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi,continua a rassicurare i risparmiatori ed i mercati in merito alla tranquillità delle banche italiane “affatto coinvolte” nella tempesta finanziaria,dai sub-prime al crack del secolo di 640 miliardi di dollari, mentre il ministro dell’Economia,che pur avrebbe il dovere di informare il mercato ed i risparmiatori tace, così come distratte autorità vigilanti colluse con le banche di affari,Adusbef informa che Unicredit Banca Mobiliare spa è stata co-lead manager nel collocamento di bond Lehman per un controvalore superiore a 3 miliardi di euro. Inoltre, HVB AG (Gruppo Unicredit) e Banca Imi San Paolo (Gruppo Intesa), hanno accompagnato sui mercati, 5 obbligazioni Lehman Brothers, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro, che non si sa dove siano andati a finire e che presumibilmente sono finite anche nelle tasche dei risparmiatori italiani. Obbligazioni quinquennali a tasso variabile per 300 milioni di euro, emesse il 3.11.2003, scadenza 3.11.2008,avevano un rendimento dello 0,30% in più del tasso euribor a tre mesi, erano state collocate nel novembre 2003 con market maker le banche HVB AG (Gruppo Unicredit) e Banca Imi San Paolo (Gruppo Intesa); 400 milioni di bond collocate il 21.5.2004 scadenza il 21 5 2009; 650 milioni di euro,collocate con analoghe modalità il 9-11-2004,scadenza 9.11.2009, entrambe con rendimento 0,25 più dell’euribor a tre mesi; il 5.4.2004 venivano emessi bond per 850 milioni di euro, scadenza 5.4.2001,rendimento euribor + 0,35 con cedola trimestrale; ultima emissione al tasso fisso del 4,75% il 16.1.2004,scadenza 16.1.20014,per un controvalore di 1 miliardo di euro. Tre su cinque di questi titolo sono stati nel paniere di “Patti Chiari” tra le obbligazioni a basso rischio sino al 15 settembre scorso, quando sono usciti per la grottesca motivazione –si legge testualmente sul sito - Titolo uscito per incremento siginificativo di rischiosità ! L’incremento significativo di rischiosità per l’Abi, arriva dopo il fallimento di Lehman Brothers, la cui notizia aveva fatto il giro del mondo ! . Le due maggiori banche italiane UNICREDIT e INTESA SAN PAOLO, attraverso la loro vasta rete, hanno ancora una volta appioppato ai malcapitati risparmiatori-clienti titoli della banca d’affari americana per conto dei due incaricati: Banca IMI S.p.A. (Gruppo Intesa Sanpaolo) -- HVB AG (Gruppo UniCredit). In un mercato globale, dove si infarciscono di prodotti bidone obbligazioni strutturate e si piazzano bond bancari, perfino ai fondi pensione la cui tracciabilità è impossibile perfino agli “ingegneri strutturatori”,c’è ancora qualcuno disposto a credere alla frottola draghesca dell’immunità per le banche,le assicurazioni e gli operatori finanziari e postali italiani ? Adusbef in merito al fallimento annunciato di Lehman Brothers e del coinvolgimento pesante anche delle banche italiane,ha inviato un esposto denuncia alle Procure della Repubblica di Roma e di Milano,chiedendo di accertare fatti ed accadimenti,compresa l’omessa vigilanza di Bankitalia e del Governatore Draghi,che ha impiegato solo 12 mesi a comprendere la gravità di una delle più gravi crisi finanziarie di tutti i tempi.

22/09/2008

Documento n.7493

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