COSTO DEL DENARO: I RENDIMENTI AL 5 PER CENTO DEI TITOLI DEL TESORO USA .....
COSTO DEL DENARO: I RENDIMENTI AL 5 PER CENTO DEI TITOLI DEL TESORO USA, SPINGERANNO AL RIALZO I TASSI BCE,PRODUCENDO UN AGGRAVIO SUI TITOLI DI STATO ITALIANI VALUTATI A REGIME 47,5 MILIARDI DI EURO IN PIU’ PER RINNOVI. I MAGGIORI ONERI PER MUTUI,PRESTITI E TITOLI DI STATO,ASSIEME AL COSTO DEL BARILE,MISCELA ESPLOSIVA RISANAMENTO CONTI PUBBLICI E RIPRESA ECONOMICA. A GENNAIO 2006 OGNI ITALIANO INDEBITATO DI 26.400 EURO, 3.500 EURO PIU’ DEL 2001. I rendimenti sui titoli decennali del Tesoro Usa,arrivati per la prima volta dal 2002 ad attestarsi al tasso del 5 per cento, spingeranno al rialzo i tassi BCE,attualmente arrivati al 2,5 per cento ed attesi a superare il 3 per cento nel corso del 2006,comporteranno un aggravio a regime per rinnovare l’enorme massa del debito pubblico italiano cresciuto di 201,5 miliardi di euro negli ultimi 5 anni, da 1.343,095 a 1.544,627 miliardi di euro,con un aumento di 3.500 euro pro-capite: ogni italiano nel 2001 aveva un debito di 22.900 euro arrivato a 26.400 nel gennaio 2006. L’ aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro Usa (Tresaury decennali) è la diretta conseguenza delle manovre al rialzo del costo del denaro praticate dalla Federal Riserve,che dal giugno 2004, di quarto di punto in quarto,ha effettuato ben 15 manovre che non sembrano siano terminate per un tasso di riferimento attestato attualmente al 4,75 per cento,in attesa di arrivare al 5 %. Le conseguenze dell’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato americani,attireranno capitali nell’area dollaro e produrranno una spinta al rialzo dei tassi BCE,arrivati al 2,50 per cento con gli ultimi due rialzi di 25 punti base di dicembre 2005 e marzo 2006, con effetti nefasti sull’enorme massa del debito pubblico italiano,che sconterà a regime,solo considerando il rincaro dello 0,50 per cento BCE, un aggravio di 47,5 miliardi di euro di maggiori oneri a carico dello Stato ed un costo del denaro più caro per le famiglie già indebitate a tasso variabile e per coloro che dovranno contrarre debiti,che Adusbef continua a consigliare a tassi fissi. La quota di debito pubblico coperta da titoli di Stato ha avuto il seguente andamento: Titoli di Stato – Andamento delle consistenze dal 2001 al 2005 Fonte: Supplementi al Bollettino statistico Bankitalia In miliardi di euro – Elaborazioni Adusbef Settembre 2001 BTP 793,973 CCT 232,648 BOT 124,071 TOTALE 1.150,692 Gennaio 2006 BTP 948,264 CCT 200,673 BOT 126,753 TOTALE 1.275,690 Nel gennaio 2006 (ultimi dati disponibili: Supplemento al Bollettino statistico – Finanza pubblica – dell’11- 4-‘06) avevamo raggiunto la vertiginosa cifra di 1.544,627 miliardi di euro (2.990.814 miliardi di vecchie lire) di debito. Tale situazione, accoppiata al saldo della bilancia dei pagamenti che nei primi nove mesi del 2005 ha registrato un saldo negativo di -15,415 miliardi contro i -6,246 miliardi nello stesso periodo del 2004 [variazione negativa del saldo della bilancia commerciale (-5,786 mld), dei servizi (-2,414 mld) e dei redditi (-2,020 mld); variazione positiva (+1,051 mld) dei trasferimenti unilaterali] fornisce impietosi dati finanziari sulla situazione del Paese ed esprime un fallimentare giudizio sull’assoluta mancanza di incisività di Berlusconi. Con l’aumento dei tassi BCE (0,50 %) e nuovi rincari che si profilano all’orizzonte,rifinanziare il debito pubblico costerà a regime,47,5 miliardi di euro. Il Presidente Elio Lannutti Roma,13.4.200613/04/2006
Documento n.5903