COSTI DI RICARICA: INSOPPORTABILE ED ILLEGALE L’ARROGANZA DI WIND

in Comunicati stampa
COSTI DI RICARICA: INSOPPORTABILE ED ILLEGALE L’ARROGANZA DI WIND,CHE NON CHIEDEVA SPESE DI RICARICA,ADEGUANDOSI SOLO DOPO, AL “CARTELLO”. GLI OPERATORI CHE NON DOVESSERO ELIMINARE TALI ODIOSI “BALZELLI” DALLA MEZZANOTTE DEL 4 MARZO,SARANNO TEMPESTIVAMENTE CITATI IN GIUDIZIO (CODICE DEL CONSUMO, EX ART. 3 LEGGE 281/98, “INIBITORIA”) . L’art. 1 comma 1 del Decreto Bersani - al fine di favorire la concorrenza e la trasparenza delle tariffe, nonché per garantire ai consumatori finali un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio, vieta l'applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico, anche tramite bancomat o in forma telematica. Tale decreto,che entra in vigore dalla mezzanotte di domani 4 marzo 2007,impone a tutte le aziende telefoniche operanti in Italia,comprese quelle a capitale egiziano,di adeguare la propria offerta commerciale alle predette disposizioni, mentre per dare trasparenza tariffaria e possibilità di scelta dell’operatore più conveniente, le offerte dei differenti operatori della telefonia mobile, dovranno evidenziare tutte le voci che compongono l’effettivo costo del traffico telefonico, per consentire un adeguato confronto delle tariffe. L’Agcom, dopo aver ascoltato operatori ed associazioni di consumatori,ha definito le linee guida con una delibera,con la quale obbliga gli operatori di mettere a disposizione dei loro clienti, informazioni sul costo reale delle telefonate, dopo un minuto, 3 minuti e 15 minuti, in base all'offerta commerciale sottoscritta,ossia il costo finale comprensivo di Iva,canone,scatto alla risposta,ecc,anche ai servizi di messaggistica (sms e mms), ed alla telefonia fissa e ad internet. Mentre la maggior parte degli operatori si sono già adeguati o si adegueranno agli obblighi del Decreto Bersani (la Telecom a decorrere dalle 00.01 del 5 marzo 2007 eliminerà l’applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate con qualunque modalità effettuate), Wind, nata a suo tempo da una costola dell’Enel senza applicare alcun contributo o costi di ricarica, adeguandosi successivamente, come “prova provata” del “cartello delle compagnie”, accampando opinabili pareri legali,ha affermato di voler continuare quasi con lo stesso andazzo di prima. Wind infatti, sulla base di un parere fatto elaborare da uno studio legale, dal 5 marzo eliminerà i costi di ricarica solo per i nuovi clienti e, tra quelli vecchi, per chi passa (gratis) a uno dei tre piani della nuova offerta per le ricaricabili, in media meno convenienti,mentre per gli altri, quelli che già sono clienti ma non intendono cambiare piano tariffario, il decreto in pratica resterebbe lettera morta Adusbef e Federconsumatori oltre a ricordare che la violazione di legge, non è consigliabile, perché oltre a comportare dure sanzioni, non porta fortuna ai trasgressori (il precedente della circolare Abi,che invitava le banche ad eludere il decreto Bersani,è stato sanzionato dall’Antitrust), stigmatizzano l’arroganza di Wind,la cui linea (forse adottata su spinta di qualche giovane rampante manager) è suicida, in un mercato competitivo come quello della telefonia mobile. Adusbef e Federconsumatori, nel ringraziare a nome di milioni di utenti il ministro Bersani per aver varato un decreto urgente e sacrosanto, che ha eliminato una “tassa sui poveri” pari ad 1,8 miliardi di euro l’anno incamerata dalle compagnie telefoniche, denunceranno ad Antitrust,AGCOM, ed altre autorità,compresa la magistratura, qualsiasi tentativo di elusione e di aumenti tariffari arbitrari che colpiscano i consumatori. Elio Lannutti (Adusbef)- Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,3.3.2007

05/03/2007

Documento n.6471

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