CONSUMI: ISTAT CONFERMA IL GRAVISSIMO DISAGIO DELLE FAMIGLIE
COMUNICATO STAMPA CONSUMI: ISTAT CONFERMA IL GRAVISSIMO DISAGIO DELLE FAMIGLIE, CHE NON RISPARMIANO PIU’ E SONO ANZI COSTRETTE AL DEBITO,INGRASSANDO BANCHE E FINANZIARIE A TASSI SPESSO DA USURA,PER SBARCARE LUNARIO E SOPRAVVIVERE L’Istat conferma il gravissimo disagio delle famiglie,taglieggiate dai fornitori di servizi e dagli aumenti sconsiderati di prezzi e tariffe, in molti casi raddoppiati con il pretesto dell’euro, costrette ad indebitarsi con banche e finanziarie per sbarcare il lunario e sopravvivere. In un contesto dove a fine mese non resta nulla del reddito guadagnato dalle famiglie italiane che, anzi, spendono anche di più, secondo i dati diffusi dall'Istat, con una spesa media mensile pari a 2.461 euro, di poco superiore a quella registrata nei due anni precedenti: 2.398 euro nel 2005 e 2.381 nel 2004,con livelli eterogenei tra il Nord,dove la spesa media mensile delle famiglie (2.786 euro) è stata superiore a quella del 2005 (2.689 euro) mentre le variazioni nel Centro e nel Mezzogiorno non sono risultate statisticamente significative, aumentare la soglia del credito al consumo da 31.000 a 100.000 euro,oltre ad istigare al debito, rappresenta la beffa finale. Se le famiglie infatti,specie quelle residenti nel Mezzogiorno,sono costrette a destinare alla spesa alimentare oltre un quinto della spesa totale (500 euro), con l’altra parte rimanente del reddito che serve a pagare le bollette come luce,gas,Tarsu,ecc.(circa 450 euro al mese),i servizi bancari (40 euro al mese) ed assicurativi 80 euro al mese), i mezzi di trasporto (100 euro al mese), è chiaro che devono contrarre debiti su debiti per sopravvivere. Adusbef e Federconsumatori non vedono nell’azione di governo, segnali tangibili di sostegno alle famiglie,specie quelle con redditi inferiori alle medie Istat, che con 4 milioni di vecchie lire riuscivano a condurre una vita dignitosa,ma che con 2.000- 2.200 euro al mese, sconfinano spesso sotto la soglia di povertà e proprio per questo avrebbero bisogni di maggior attenzione e tutela. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,5.7.200706/07/2007
Documento n.6672